Terminali in tilt, scoppia il caos al centro per l’impiego Ippolito: «Non dipende dai noi ma da sistema nazionale»

Alcuni hanno fatto la fila ben prima che il sole sorgesse, mentre fuori era ancora buio. Ma dopo ore di paziente attesa, all’apertura degli uffici, l’amara scoperta: linea interrotta e terminali in tilt. Dopo tanta fatica, più che la rassegnazione a prendere il sopravvento è la rabbia, tra le quasi 200 persone (per la precisione poco dopo le 9 sono 189 le persone a turno solo fisico, come rivela il display spento sulla parete) che stamane affollano i locali del centro regionale per l’impiego, a Palermo. I toni nel frattempo si alzano e c’è chi, spinto dall’esasperazione, chiede persino l’intervento dei carabinieri che poco dopo, intorno alle 10, giungono in via Praga. Ma c’è ben poco da fare, «il sistema informatico nazionale è bloccato – spiega una dirigente – dai terminali non è possibile accedere a nessun programma e il disservizio non riguarda solo il capoluogo ma anche Catania e Agrigento». 

Un grattacapo che da circa una settimana assilla gli uffici del capoluogo con la linea che procede a singhiozzo e le lamentele dell’utenza. All’ingresso, un comunicato datato 18 giugno, mette in guardia il pubblico dai possibili rischi dovuti a una disfunzione «del sistema informatico Silav», rallentamenti nelle operazioni che «potrebbero essere destinate a perdurare». Ma gli avvisi servono a ben poco quando esplode l’ira di chi attende da ore di essere ricevuto: «Ho preso il turno ieri, poco prima della mezzanotte – racconta un signore -, ma quando sono tornato stamattina, alle prime luci dell’alba, intorno alle cinque, la lista della sera precedente era scomparsa, e mi sono dovuto scrivere per una seconda volta, stavolta quarantesimo. Oltre non conviene aspettare, perché procedono molto a rilento».

Poco dopo le dieci, in effetti, dalla lista sono stati cancellati pochi nominativi, meno di una ventina, ma nella maggior parte dei casi poche sono le pratiche effettivamente evase. La linea manca ancora e il nervosismo aumenta e si riflette anche sul personale che, dal canto suo, da tempo lamenta carenze e si dice pronto a scioperare. Secondo i sindacati autonomi, negli uffici scarseggiano le attrezzature informatiche, in alcuni casi persino la carta per le fotocopie, mentre linee telefoniche spesso non funzionano e il carico di lavoro sarebbe superiore al personale attualmente in dotazione.

«I Centri per l’impiego sono al collasso – affermano Fabrizio Masi del Cobas-Codir, Francesco Madonia del Sadirs e Angelo Lo Curto del Siad – il personale di categoria A e B è usato di continuo in mansioni superiori, i carichi di lavoro non considerano gli standard operativi. Una situazione che rallenta l’attività in un periodo durante il quale ci sono molti servizi fondamentali da portare avanti, dai contratti di ricollocazione ai cantieri di lavoro, passando per Garanzia giovani e il patto di servizio». Pochi giorni fa, sono stati denunciati gravi fatti a Palermo dove alcuni utenti hanno provato ad aggredire e minacciare gli impiegati. «È inaudito e non condivisibile il silenzio dell’amministrazione – proseguono i rappresentanti dei lavoratori -, è impossibile per i dipendenti continuare a lavorare senza le condizioni minime di sicurezza. Per questo è stato indetto lo stato di agitazione e adesso sono state attivate le procedure di raffreddamento e conciliazione nei confronti dell’amministrazione. Una procedura che prelude alla possibilità di uno sciopero».

Proprio oggi, nei locali del dipartimento regionale per l’impiego, era prevista una conferenza stampa dell’assessore regionale al Lavoro e alla famiglia Mariella Ippolito per illustrare gli avvisi su tirocini e bonus occupazionali, che ha confermato di essere a conoscenza delle difficoltà che investono in questi giorni gli uffici di via Praga: «Certamente i centri per l’impiego non hanno un personale adeguato alle esigenze dei cittadini – ha detto l’assessore – a Palermo il fabbisogno è sottostimato e sarebbe necessario riorganizzare il personale. E poi la anche la questione della linea che mi è stato già segnalato la settimana scorsa. Purtroppo non dipende da noi, la piattaforma nazionale va spesso in tilt, e difficoltà hanno avuto non solo la Sicilia ma anche altre regioni del Sud. Per questo – ha concluso – occorre sistemare la piattaforma informatica al più presto per fare in modo che l’utenza, che si trova già in una situazione di nervosismo, venga accolta con la dignità che merita».

Mentre la Cgil auspica una nuova ricollocazione per gli ex sportellisti proprio nei Centri per l’impiego: «Sarebbe una cosa opportuna perché consentirebbe ai lavoratori di tornare a lavorare e alla Regione di migliorare l’efficienza degli sportelli e dei servizi erogati ai cittadini. Per questo ci auguriamo che le forze politiche all’Ars, di maggioranza e opposizione, votino positivamente l’emendamento al collegato che giace nelle Commissioni seconda e quinta». Lo dicono Monica Genovese, della Cgil Sicilia e Graziamaria Pistorino, segretaria della Flc Cgil Sicilia.

«Dopo anni di immobilismo – aggiungono – abbiamo bisogno di rilanciare le politiche attive del lavoro, per promuovere la formazione e l’occupazione. Con le loro competenze e professionalità gli ex sportellisti sono una risorsa già disponibile per colmare, nei contesti ove presenti, i limiti di organico del personale oggi impiegato in questo importante e delicato settore per lo sviluppo della Sicilia».

In merito alle lamentele segnalate dai sindacati, in serata dall’assessorato fanno sapere che «a seguito di gara indetta da questo dipartimento è stato distribuito ai Servizi centri per l’Impiego il materiale (carta per stampanti e fotocopiatrici, toner e tamburi per stampanti) come da allegato prospetto. Relativamente alla mancanza di attrezzature informatiche si comunica che ai Centri per l’impiego sono stati assegnati 1015 computer consegnati già da tempo ai singoli Centri per l’impiego di tutta la Sicilia». Per quanto riguarda le condizioni igieniche e di pulizia dei centri, «sono state regolarmente stanziate le risorse disponibili a tutti gli uffici periferici all’atto della approvazione della legge di bilancio. Al fine di rassicurare codeste Organizzazioni sindacali, si comunica che la scrivente ha adottato ogni utile iniziativa, mettendo in atto anche interventi transitori atti a superare la situazione registrata in questi giorni presso i Centri per l’impiego e dovuta al mal funzionamento del nodo di coordinamento nazionale con Anpal. Relativamente alle problematiche riguardanti la sicurezza dei lavoratori si rappresenta che saranno attivate tutte le azioni necessarie, coinvolgendo le istituzioni competenti, a garantire la tutela dei lavoratori dei Centri».


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