Crocetta in tv attacca gli ex Pip: «Assunti contro ogni regola» I lavoratori non ci stanno: «Sotto elezioni ci parlò di contratti»

L’ex presidente della regione siciliana Rosario Crocetta ha sparato a zero su gli ex Pip ieri durante la trasmissione di Massimo Giletti su La7. L’ex governatore è ormai ospite fisso alla trasmissione Non è l’arena come opinionista, è anche spesso chiamato a commentare gli sprechi della Regione siciliana, in particolare ieri ne ha parlato insieme al deputato Cateno De Luca e Padre Scordato, mentre si parlava della norma approvata all’ars che rimodula la figura dei portaborse Crocetta ha sparato ha detto la sua sui 2800 Pip che aspettano da anni la stabilizzazione. «Io non li difendo come fai tu. – dice Crocetta a Cateno De Luca durante la trasmissione – Erano 3200 quando sono arrivati alla regione e molti li abbiamo allontanati perché incompatibili con le assunzioni nella pubblica amministrazione, molti erano anche in carcere. Adesso sono 2800, gente che era titolare di un contributo vinene stabilizzata contro tutte le regole delle assunzioni. Questa norma spero che venga impugnata dal commissario, sono trenta milioni in più in bilancio, dovrebbero prendere un sussidio». 

Crocetta quando era al comando della regione aveva promesso che non avrebbe fatto macelleria sociale. Le affermazioni fatte ieri in Tv sono non sono andate giù ai lavoratori, che imputano a lui le colpe del loro precariato.«Mi dispiace che Crocetta abbia cambiato idea sugli ex pip. – risponde Giovanni Tarantino, del sindacato Asud – Quando nel 2012 gli organizzai un incontro elettorale alla presenza di oltre 300 ex pip in Via Mariano Stabile parlò di dignità lavorativa e aumento delle condizioni contrattuali. Poi arrivò al governo e licenziò tutti passandoci a sussidio. Quindi il sussidio è stato introdotto da lui prima gli ex Pip avevano un contratto di lavoro. Stiamo parlando di un bacino di persone che lavorano dentro le pubbliche amministrazioni da 18 anni senza quasi nessun riconoscimento di contributi e diritti fondamentali. Crocetta ha pensato bene di contiuare a farci lavorare sia in stato di disoccupazione sia non garantendo alcuni diritti fondamentali come la maternita e la 104 che sono stati riconosciuti solo due anni fa al bacino di lavoratori».


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