Diritti, nasce il Garante comunale per la disabilità «Una città che considera la diversità un valore»

Nasce a Palermo il Garante dei diritti delle persone con disabilità. Oggi, infatti, Il Consiglio comunale, su proposta di atto di indirizzo di Giunta dello scorso 2013, ha approvato il regolamento dando via libera all’istituzione di questa nuova ed importante figura in seno al Comune di Palermo. «Si tratta – ha detto il sindaco Leoluca Orlando – di una ulteriore tessera per mettere in sicurezza una città accogliente che considera la diversità un valore rifiutando logiche di emarginazione e di mortificazione in un anno nel quale Palermo intende confermarsi come Capitale della Cultura non soltanto artistica ma soprattutto della Cultura dei diritti di tutti e di ciascuno».

Per l’assessore alla Cittadinanza, Giuseppe Mattina, «il Garante insieme all’istituzione dell’organismo territoriale per i diritti delle persone con disabilità rappresentano un passaggio unico per garantire a tutti diritti e opportunità. Dobbiamo fare ancora tanto, tanto va migliorato ma continueremo con ostinazione verso questa direzione».

Nei prossimi giorni su sito istituzionale del Comune di Palermo (www.comune.palermo.it) verrà pubblicato un avviso per procedere all’individuazione e alla nomina del Garante. Orlando e Mattina, infine esprimono «un ringraziamento al Consiglio comunale e alla commissione per il lavoro fatto che ha permesso l’istituzione di una figura così importante».

Secondo il regolamento, il Garante, tra l’altro, persegue la piena realizzazione dei diritti delle persone con disabilità, nonché l’integrazione e l’inclusione sociale delle stesse, collaborando con il Garante regionale e nazionale, comunicando le eventuali violazione della Convenzione Onu, avvalendosi anche dei rappresentanti del terzo settore.

In ambito politico e privato, interviene di propria iniziativa sulla base di segnalazioni provenienti da persona con disabilità o da familiari, tutori o amministratori di sostegno nei casi emergono disfunzioni, irregolarità. scorrettezze, prassi amministrative anomale o irragionevoli o comportamenti discriminatori.

Inoltre, ha il compito di promuovere, anche in collaborazione con gli enti competenti o con i familiari e associazioni di persone con disabilità, progetti individuali e ogni altra attività diretta a sviluppare la conoscenza delle norme sulla disabilità e dei relativi mezzi di tutela e potrà anche costituirsi parte civile in eventuali procedimenti penali a carico di chi abbia commesso reati contro l’autonomia delle persone con disabilità.

Il via libera di Sala delle Lapidi arriva dopo le polemiche sul compenso da attribuire a questa nuova figura. Non essendo inquadrato all’interno dell’amministrazione, infatti, il professionista che ricoprirà questo incarico dovrà lavorare gratis perchè la normativa regionale non prevede alcun compenso. Già ieri dopo cinque ore di discussione maggioranza e opposizione, che aveva proposto un ordine del giorno che prevedesse di trovare tra le pieghe del bilancio di previsione i soldi per garantire quantomeno un rimborso spese, non avevano trovato la quadra e i partiti di minoranza avevano abbandonato l’aula facendo cadere il numero legale. Oggi il sì definitivo nel corso di una seduta lampo di cinque minuti e senza prevedere alcun rimborso per il garante, dopo che anche il ragioniere generale Paolo Bohuslav Basile era intervenuto in aula negando questa possibilità sulla base proprio delle norme regionali. 

«La maggioranza – scrive su Facebook il gruppo consiliare del M5S – ha perso l’occasione di dimostrare la propria onestà intellettuale, la propria capacità di lavorare in armonia per il bene della città e delle persone più deboli della nostra società. Oggi il regolamento è stato approvato con il voto favorevole anche del gruppo del M5S, purtroppo, senza l’emendamento migliorativo e nel corso di una seduta lampo durata appena 5 minuti». 

«Questo regolamento – dice Tony Sala di Palermo 2022 –  prosegue il percorso che avevamo intrapreso nel 2013 con l’istituzione del Garante per l’adolescenza e l’infanzia. L’obiettivo è chiaro, assicurare, anche attraverso questa figura, che i servizi offerti ai disabili siano attivi e funzionali; segnalare le carenze; informare i cittadini dei loro diritti; illustrare e proporre le attività volte a sviluppare la conoscenza delle norme sulla disabilità, interagendo in modo significativo con le parti interessate e, cioè, l’Amministrazione, le Associazioni del terzo settore e i soggetti direttamente interessati. Sebbene ci sia stato un confronto serrato su un punto in particolare, il Consiglio non poteva non approvare la delibera. Lo doveva. Certo, si sarebbe potuto fare di più, ma la Legge Regionale non consente di assegnare fondi al Garante. Adesso la partita si sposta all’ARS, infatti per migliorare l’azione del Garante, che svolge l’attività su base volontaria, deve essere cambiata la norma regionale di riferimento per prevedere un apposito capitolo di bilancio». 


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