Un albero e una targa per Accursio Miraglia «Simbolo di un’onestà che non esiste più»

Lui, Nico, all’epoca dell’omicidio del papà Accursio aveva poco più di tre anni. Ed è lui che consegna orgoglioso al vicepresidente dell’Unci Leone Zingales la tesina su suo padre scritta dal figlio per la maturità liceale. Poi si piazza accanto alla targa piantata dall’Unione Cronisti e dall’Associazione Nazionale Magistrati e mostra il pugno alzato, il tipico saluto dei comunisti. «Io ci credo ancora», osserva divertito. La sua è una testimonianza fiera e sorridente. Commossa, timida, quasi in disparte la sorella Maria Rosa, che aveva dodici anni quando la mafia le scippava il padre Accursio Miraglia, il 4 gennaio 1947 a Sciacca. «Simbolo di un’onestà che non esiste più», dice con la voce tremante.

Oggi, nel 71° anniversario dell’assassinio, l’Unci e l’Anm hanno ricordato il sindacalista con una targa e un albero piazzati nel Giardino della Memoria di Ciaculli, accanto alle altre vittime di Cosa nostra. «Questa targa – grida Nico – ci ricorda che siamo tutti uguali agli occhi di Dio, bianchi, gialli o neri, cattolici, maomettani o protestanti. Mio padre, voglio ricordarlo, era un fervente cattolico ma la Chiesa non lo accettò». Le due veglie funebri di Miraglia, ucciso perché chiedeva di destinare alle cooperative di contadini le terre incolte dei latifondi, si svolsero in ospedale e nella sede della Camera del Lavoro.

«Tutte le attività di Miraglia – interviene la segretaria generale della Cgil Susanna Camusso, presente insieme al segretario generale della Uil Carmelo Barbagallo e al segretario nazionale confederale della Cisl Andrea Cuccello – erano segnate da un’idea precisa, la lotta per la dignità della persona e contro le diseguaglianze. La libertà delle persone legata al lavoro e alla dignità. Ricordare non significa solo avere senso della propria storia ma anche capire che questi fenomeni non si estinguono per sempre. Certo la mafia ha cambiato forma, non è più quella dei gabellotti di allora, ma non è che i caporali siano molto differenti, tanto che abbiamo dovuto introdurre nuovamente quel reato di schiavitù nel nostro ordinamento».

Per Barbagallo «bisogna ripartire dalle scuole, dai ragazzini. La cultura della legalità non può essere demandata solo ai ricordi ma deve essere praticata. Bisogna contrastare il bullismo perché in esso si annidano la violenza e l’illegalità». Alla cerimonia hanno partecipato anche l’assessore comunale al Personale Gaspare Nicotri, il presidente nazionale dell’Unci Alessandro Galimberti, il presidente dell’Anm della sezione di Palermo, giudice Giovanna Nozzetti, il segretario regionale dell’Assostampa siciliana, Alberto Cicero, i rappresentanti sindacali regionali e provinciali di Cgil, Cisl e Uil e il provveditore dell’amministrazione penitenziaria Gianfranco De Gesu. 


Dalla stessa categoria

I più letti

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Bottiglie in plastica del latte che diventano dei colorati maialini-salvadanaio. Ricostruzioni di templi greci che danno nuova vita al cartone pressato di un rivestimento protettivo. Ma anche soluzioni originali di design, come una lampada composta da dischi di pvc, un grande orologio da parete in stile anni ’70 in polistirolo e due sedie perfettamente funzionanti […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]