Mangaka96 e il suo fumetto d’ispirazione giapponese «Passione nata alle medie, poi è diventato un lavoro»

Noto su YouTube come Mangaka96 circa sei anni fa, Luca Molinaro ha da sempre coltivato la passione per il disegno e il fumetto giapponese, per poi condividere questo amore anche col pubblico sul web, con recensioni e opinioni. Ospite di questa edizione del Comicon Palermo insieme al suo editore Upper Comics, ha recentemente pubblicato la sua prima storia a fumetti, Memento Mori, scritta e illustrata da solo.

«Ho aperto il canale quasi per noia, così – racconta Molinaro – ho deciso di condividere con gli altri la mia passione per il disegno. Che io ricordi, ho sempre disegnato, per poi cominciare a studiare da autodidatta e poi a scuola; per anni ho disegnato solo statue greche per imparare l’anatomia umana. Mi sono appassionato al manga alle scuole medie, ma già guardavo anime da piccolo, Pokémon, Dragon Ball, come tutti i ragazzini e da lì sono passato al fumetto. Per un anno – scherza – su YouTube ho fatto solo disegno, per poi cominciare a parlare di fumetti: ho visto che le persone apprezzavano più quello che dicevo che non quello che disegnavo».

Quello di diventare un autore e di scrivere una proprio opera è un desiderio coltivato fin da bambino, che Molinaro è riuscito recentemente a esaudire pubblicando il primo fumetto, dai temi e dallo stile grafico molto vicini agli stilemi orientali del manga. «Da bambini – dice – per scherzo e per gioco, molti, come me, inventano dei piccoli fumetti; al liceo ho invece capito che volevo fare delle strisce il mio lavoro. In questo campo sono acerbo, mi sono affacciato solo ora al fumetto professionale e ho capito che è molto diverso dal farlo in modo amatoriale per passione: fare fumetti seriamente ti porta via corpo e anima rispetto a farlo disegnando per conto tuo divertendoti».

Il comparto grafico di Memento Mori si ispira a due grandi maestri del fumetto giapponese: Takeshi Obata, autore del celebre Death Note, e Takehiko Inoue, famoso, tra gli altri, per il manga storico Vagabond. «Li considero – commenta Molinaro – due grandi maestri, Inoue in particolare perché è un artista a tutto tondo, non solo un autore di fumetti. Per quanto riguarda la storia l’ho maturata a inizio del percorso al liceo, per poi stare in gestazione per cinque anni e solo oggi sono riuscito a partorirla; nella scrittura non ho una fonte di ispirazione particolare, ma ci sono vari elementi da un po’ tutto quello che ho letto nel corso della mia vita».

Il fumetto in questione verrà pubblicato a novembre in concomitanza con il prossimo Lucca Comics, mentre già il primo capitolo è disponibile gratuitamente sul web. Molinaro non tralascia una critica rivolta all’editoria italiana: «oggi si basa molto sui like. Se da un lato è ciò che mi ha permesso di pubblicare il mio lavoro, dall’altro non riesco ad approvare questo modus operandi; in questo modo si va forse a colpo sicuro con lavori dal facile successo, ma si finisce per avere lavori mediocri e magari scartare delle eccellenze poco conosciute. Ci sono tantissimi autori che rimangono nell’ombra senza farsi scoprire e mi dispiace tantissimo». «Il mio sogno – conclude – è sempre stato quello di fare un manga e ce l’ho fatta, per il futuro vorrei continuare su questa strada dell’editoria, ma chi sa come andrà? Forse il prossimo anno mi ritroverò a lavorare in un Apple Store», scherza. 


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