Parco Villa Turrisi, dieci domande per il sindaco  Dopo due anni: «Quali le sorti dell’area verde?»

È stata presentata in questi giorni una richiesta di chiarimento da parte dell’associazione Parco Villa Turrisi che riguarda la delibera sull’avvio dei lavori emanata il 7 aprile 2015 dal Comune di Palermo. Poche settimane fa abbiamo fatto il punto su quali fossero i risvolti del progetto dell’apertura del Parco di Villa Turrisi a due anni di distanza. Il due febbraio 2017 il consiglio direttivo dell’associazione Parco Villa Turrisi, che spinge per l’apertura, si è riunita mettendo per iscritto una serie di domande in una lettera che è stata inviata al sindaco Orlando, e che pone una serie di quesiti.

La missiva inizia ripercorrendo l’iter del progetto. «Fra poche settimane saranno passati due anni – si legge nel testo – da quando la sua giunta ha deliberato l’avvio dell’iter per la realizzazione del Parco di Villa Turrisi. Le avevamo chiesto di guidare la battaglia delle associazioni per restituire ai cittadini il verde del parco, consapevoli che non sarebbe stata un’impresa facile. Oggi dobbiamo constatare che non abbiamo ancora visto nessun segnale significativo e in attesa di consegnarle le firme di migliaia di cittadini che chiedono di potere godere di questa area verde vorremmo porle alcuni quesiti». 

IL TESTO INTEGRALE DELLA LETTERA

In particolare i cittadini chiedono risposte a dieci quesiti. Tra questi, al punto due si chiede perché non vengano «sgomberati e demoliti gli ‘abusi edilizi maturi’ all’interno del previsto parco nelle relative aree pubbliche e perché sono stati sospesi gli sgomberi delle opere e aree abusive». Al punto tre invece si chiedono al sindaco come mai non siano state rese fruibili alla cittadinanza le aree pubbliche del parco. Al punto sei invece i cittadini si chiedono se queste ultime non potessero essere utilizzate per la compensazione del verde dell’opera tramviaria vicina. Il nono quesito si interroga sul perché la Commissione Urbanistica non abbia espresso chiaramente il proprio favore alla realizzazione del Parco Pubblico di Villa Turrisi. Infine, ultimo punto, ma non meno importante, si chiedono le ragioni per le quali le associazioni non vengano convocate, nonostante le loro numerose richieste di incontro, «per realizzare con esse una vera democrazia partecipata». 


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