Rotoli, prorogato divieto accesso ad aree con caduta massi «Lavori sospesi per il periodo di riproduzione degli uccelli»

Ancora una proroga del divieto di accesso e della normale fruizione delle aree del cimitero Santa Maria dei Rotoli. Il sindaco Leoluca Orlando ha firmato l’ordinanza con cui prolungano fino al 25 settembre le restrizioni per il pubblico e ai mezzi, in ragione di una situazione di mancanza di sicurezza che perdura. Il motivo? Le attività in parete potrebbero disturbare il periodo di riproduzione delle specie aviarie stanziali della Riserva orientata di Monte Pellegrino, circostanza in contrasto con la superiore disposizione impartita dal gestore della riserva. «Pertanto, in virtù della superiore disposizione – si legge nella relazione degli uffici – è inibita l’attività di perforazione della parete per il fissaggio definitivo dei pannelli di fune occorrenti per la stabilizzazione degli elementi lapidei a rischio crollo».

I lavori, quindi, non potranno essere svolti, almeno a quanto si legge nella relazione degli uffici. Il documento a firma del primo cittadino segue la relazione del settore Protezione civile e sicurezza dell’amministrazione, firmata dal dirigente, l’architetto Francesco Mereu, che pur rilevando l’avanzamento dei lavori, conferma la necessità di prolungare la vigenza dell’ordinanza. In particolare si specifica che, per quel che riguarda le aree a rischio dove si è registrata in passato la caduta di massi, «le opere di messa in sicurezza del sito (cioè le barriere paramassi, ndr), ancorché in parte già completate e collaudate, prevedono al fine della loro perfetta funzionalità, le opere di imbrigliamento degli elementi a rischio crollo, posti in  parete».

Contattato da Meridionews, l’architetto Mereu conferma: «Essendo, quello attuale, il periodo di riproduzione degli uccelli, non è stato possibile completare le opere di fissaggio dei pannelli di fune, che sono già sulla parete, ma con un ancoraggio provvisorio. Bisognerebbe fare delle perforazioni profonde con iniezioni di calcestruzzo per predisporre quello definitivo, operazione che non è possibile mettere in atto per evitare di disturbare il periodo riproduttivo dei volatili. Per questo l’amministrazione ha dovuto prolungare la vigenza dell’ordinanza». 

La stagione riproduttiva era stata preventivata dall’amministrazione, che aveva pianificato di completare i lavori prima dell’estate, ma alcuni imprevisti hanno impedito di terminare le operazioni in tempo: «Ci sono stati dei contrattempi durante l’inverno – spiega Mereu – e quindi, adesso, dobbiamo aspettare di fare passare il periodo riproduttivo degli uccelli. Purtroppo i ritardi sono sempre in agguato per opere pubbliche così complesse e di difficile realizzazione, con gli operai che lavorano sulla parete e non in un cantiere ordinario. Ci hanno messo lo zampino anche gli incendi, con gli operai che hanno dovuto interrompere i lavori da giorno 16 giugno. È stata distrutta buona parte dell’attrezzatura: i tubi per l’aria, quelli per l’immissione del cemento. Ci sono stati danni gravissimi al cantiere e, per recuperare, mediamente, ci vogliono tra i venti e i trenta giorni».

Aree interdette, dunque, poiché «permane il pericolo per il rischio di caduta massi, incombente sulla fascia sommitale del cimitero». Una situazione che gli uffici, comunque, prevedono che si possa risolvere dopo l’estate. Vista l’imminente conclusione della porzione di opere che consente la riapertura delle aree di pertinenza dei campi di inumazione, infatti, la chiusura delle zone interessate è stata proposta (e avallata dall’ordinanza dal sindaco) fino al 25 settembre.


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