Giovani architetti per piazza Sant’Anna Tra panchine smart, wi-fi e differenziata

Quasi 900 voti hanno decretato le tre idee più innovative tra le quali sarà scelta quella che darà un nuovo volto a piazza Sant’Anna. Un successo il progetto Sant’Anna Jamming, l’idea lanciata a novembre dalle associazioni Push e Aisa per sviluppare progetti low cost con l’obiettivo di ridisegnare uno storico spazio della città che, seppur chiuso al traffico, è ancora poco frequentato. Una sorta di lifting estetico ma allo stesso tempo attento alla fruizione degli spazi che ha visto sfidarsi trenta giovani designer della facoltà di Architettura dell’università di Palermo. Divisi in sei gruppi, dopo alcuni giorni di workshop, i ragazzi hanno elaborato le loro proposte innovative poi pubblicate su un apposito sito per essere votate dai cittadini attraverso un sondaggio che si è concluso il 22 gennaio.

Alla base di tutti e sei i progetti gli stessi requisiti: il basso budget (un investimento contenuto in cinquemila euro), tempi veloci per l’installazione, la fruizione pensata per una o più categorie specifiche di persone (giovani, anziani, residenti, turisti, frequentatori serali dei locali della zona) e la versatilità delle soluzioni. Appena terminata la fase della selezione online, il prossimo step sarà l’incontro con i rappresentanti dell’amministrazione comunale che a febbraio sceglieranno il progetto da realizzare tra i tre più votati. Al primo posto troviamo i ragazzi di Stop ’n Go (31 per cento). La loro proposta si basa sull’idea di tre panchine multifunzione: sedili, rastrelliere per biciclette, hotspot wi-fi e centro di ricarica per cellulari. «Possono essere considerate come punto di partenza per altrettanti itinerari alla scoperta del quartiere e delle sue ricchezze», spiegano gli ideatori. 

A seguire, con il 19 per cento dei consensi, il progetto degli studenti di #VividdabbAnna, una serie di arredi urbani che, secondo gli ideatori, promettono «di offrire esperienze sensoriali ai passanti», oltre a sedute dove poter sostare per ammirare la piazza. I giovani architetti di Re-Start Sant’Anna (16 per cento) puntano invece a realizzare strutture per incentivare la raccolta differenziata «in modo coinvolgente e divertente». In una zona caratterizzata da una movida notturna che produce grandi quantità di rifiuti. «Per la prima volta – racconta Alessandro Colace di Aisa, l’associazione degli studenti di Architettura di Unipa che si è occupata della selezione delle idee – abbiamo organizzato un evento non solo fine a se stesso ma che ha dato l’opportunità agli studenti di partecipare a un progetto concreto. Un contributo importante – sottolinea – grazie a rapporti diretti con il mondo del lavoro e delle istituzioni».

La classifica, tuttavia, non riflette le preferenze sui singoli progetti. I cittadini hanno infatti compilato un sondaggio. «Le persone hanno visto i bozzetti solo al termine di un questionario – spiega Domenico Schillaci vicepresidente del laboratorio di innovazione Push – un percorso che ci ha permesso di mettere in luce le caratteristiche giudicate più importanti dal pubblico per il rilancio della piazza. Ad esempio abbiamo chiesto di scegliere tra un progetto temporaneo o permanente. Al termine abbiamo rielaborato i risultati e compilato la classifica ma – aggiunge – l’ultima parola spetta al Comune». Palazzo delle Aquile ha un mese di tempo per individuare il progetto migliore e dare il via alla sua realizzazione che potrebbe concludersi anche tra la fine di maggio e l’inizio di giugno. «Tutto dipenderà dalla fase concreta di realizzazione – conclude – a ogni modo sono sicuro che prima dell’estate potremo finalmente ammirare il nuovo volto di piazza Sant’Anna».


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