Approvato il contratto di servizio dell’Amat Il tram è realtà, pass Ztl ridotto da 120 a 100 euro

Il tram è realtà. E anche la Ztl, seppur con un ritocco al ribasso da 120 a 100 euro. Ci sono volute quasi 24 ore di seduta in aula (la più lunga di questa consiliatura) e sono stati discussi 416 emendamenti, ma alla fine Sala delle Lapidi ha approvato il nuovo contratto di servizio dell’Amat. Salvando il tram e l’amministrazione, che non dovrà versare alcuna penale all’Unione Europea. Manca ora l’ultimo passaggio burocratico: il parere sulla sicurezza dell’assessorato regionale ai Trasporti (il decreto è in arrivo). Poi finalmente le vetture Bombardier potranno circolare sui binari. I voti favorevoli sono stati 24, i contrari 16, un solo astenuto. L’approvazione è stata accolta da un’autentica standing ovation. 

Il parere regionale è solo una formalità, «l’ultima tappa di un iter che ha già visto collaudi, prove tecniche, pareri e nullaosta ministeriali», ha sottolineato in aula uno stremato Giusto Catania, assessore alla Mobilità, che ha seguito la seduta dall’inizio alla fine. Al suo fianco per lunghi tratti il collega delegato al Bilancio Luciano Abbonato e il sindaco Leoluca Orlando, che alla fine ha ringraziato «il Consiglio comunale, e non solo. Il mio pensiero va in modo particolare va ai cittadini, che avranno servizi migliori, agli operai, uno dei quali, voglio ricordarlo, ha perso la vita per realizzarla (Giovanni Mannino, nda), e ai dipendenti dell’Amat. Quest’azienda è destinata ad avere un grande futuro, sarà un fiore all’occhiello di questa città. Il direttore generale dell’assessorato ai Trasporti mi ha confermato che la linea 1 può già partire e tra il 28 e il 29 dicembre arriverà il decreto per le altre linee». 

Due le principali novità. La scadenza del contratto è stata allungata dal 2017 al 2035 e un subemendamento del centrodestra ha ridotto il pass annuale per la Ztl da 120 a 100 euro. Un compromesso accettabile per la giunta dopo settimane in cui la strenua resistenza di Pd e Forza Italia ha messo a dura prova la tenuta della maggioranza, con il sindaco pronto a firmare le dimissioni se l’atto non passava. Anzi, alla fine sarebbe stato proprio il fronte delle opposizioni a spaccarsi quando, nella notte, democratici e forzisti (questi ultimi volevano ridurre il pass annuale a 60 euro) non avrebbero raggiunto l’intesa per mettere in minoranza il Movimento 139. Gli orlandiani, invece, stavolta si sono dimostrati compatti e hanno portato a casa il risultato pur se con il sostegno decisivo di una fetta dell’aula, a partire dal centrodestra. Bocciati quasi tutti gli emendamenti del Pd. 

L’incasso stimato dalle Ztl rimane di 30 milioni Iva esclusa, comunque sufficienti a sostentare non solo il tram ma anche altri servizi aziendali, compensando i tagli comunali e regionali. Certo, si tratta ancora di stime, come lo sono quelle sulla bigliettazione del tram e sulle strisce blu, che salgono tutte a 1 euro. La tariffa giornaliera della Ztl è di 5 euro e quella mensile di 20, mentre un emendamento (di Caracausi e altri) ha introdotto l’abbonamento semestrale di 50 euro. Pass Ztl gratuito per le auto elettriche (prima era previsto uno sconto del 50 per cento), mentre la riduzione per le ibride e per le auto a gas/metano sale dal 25 al 50 per cento. Altrettanto gratuito sarà l’aquilotto per il centro storico, Mondello e Sferracavallo. Aumentata a 600 euro la quota per i mezzi pesanti, ossia bus, furgoni e camion. I residenti che pagheranno il pass in un’unica soluzione avranno due agevolazioni: un abbonamento per una linea bus che attraversa la Ztl, ad eccezione della 101, e il pass annuale gratuito per la sosta tariffata. 

«È un momento storico per Palermo e nessuno voleva tenere il tram fermo – ha detto il capogruppo forzista Giulio Tantillo durante la dichiarazione di voto finale -. Ma non è possibile che una delibera ‘viaggi’ per mesi. Su questa delibera il lavoro è iniziato un anno fa ma le carte ci sono arrivate soltanto il 15 dicembre. Mi dispiace dover notare che in questo contratto di servizio, che andava approvato prima e non dopo il bilancio, ci sono molte incongruenze. E non sono contento che i palermitani debbano pagare una cifra così esosa, che grazie a un nostro emendamento è stata ridotta da 120 a 100 euro. È stato approvato un altro nostro emendamento – ha concluso – che impone per l’anno prossimo di verificare ed eventualmente rimodulare le tariffe trenta giorni prima del bilancio. E ancora oggi non si sa come verranno rilasciati i pass». 

«Abbiamo fatto un ottimo lavoro, con grande responsabilità da parte dell’aula – ha detto l’esponente dell’Idv Paolo Caracausi -, ma anche dell’assessore Catania e degli uffici. Gli emendamenti hanno ulteriormente migliorato il contratto. L’obiettivo era far partire il tram ma l’appuntamento con la revisione delle Ztl è solo rinviato». «Questa è un’occasione persa – ha affermato il capogruppo del Pd Rosario Filoramo – ma il comportamento del Pd è stato coerente. Abbiamo portato a casa il tram e ci siamo distanziati dalla scelta sulle Ztl. Faccio un plauso all’aula, purtroppo sono sicuro che non ci sarà alcuna trasmissione televisiva sul lavoro che abbiamo fatto in questi giorni». 

«Abbiamo evitato un grande danno erariale alle casse del Comune – dice Filippo Occhipinti del gruppo misto -. Il contratto di servizio dell’Amat, che include il tram, è però costruito su un piano industriale che fa acqua da tutte le parti e che mette a rischio la stessa esistenza dell’azienda e il futuro dei lavoratori. Scaricare su Amat il rischio dell’introito previsto con le tariffe Ztl è un azzardo e potrebbe portare al fallimento la partecipata. Ho proposto un emendamento per prevedere la compensazione a carico del Comune, ma è stato respinto dalla maggioranza. L’uso delle Ztl, inoltre, è stato snaturato – prosegue Occhipinti -: dovrebbe per legge essere uno strumento di contrasto all’inquinamento e di tutela della salute dei residenti e invece è solo un modo per fare cassa. Con un mio emendamento inoltre le navette nelle zone balneari, Mondello e Sferracavallo, e nel centro storico saranno totalmente gratuite». 

«Finalmente la città di Palermo e i palermitani si dotano di un efficiente sistema tranviario. Si avvia un cambio epocale per la mobilità pubblica cittadina – dice l’orlandiano Tony Sala -. Con l’approvazione del contratto di servizio, l’Amat si è assunta una grande responsabilità: è stata consegnata la gestione e la conduzione delle quattro linee ferrate. Adesso è il turno degli utenti, tocca a loro dare un senso compiuto ai costi economici sostenuti, alle trasformazioni ambientali, ai disagi dei commercianti e dei cittadini tutti. Adesso il testimone passa all’azienda, che dovrà riorganizzare il trasporto pubblico su gomma in modo che sia al passo con il tram e rendere appetibile per i più diffidenti l’uso del mezzo pubblico lasciando parcheggiata la propria auto. Ci vogliono tempi certi sulle frequenze degli autobus. Sento di dover ringraziare – conclude Sala – tutti i consiglieri del gruppo Mov139 che hanno reso possibile l’avvio del tram». 


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