Berlusconi, le travi e le pagliuzze…

I GROSSI GUAI GIUDIZIARI DEL CAVALIERE RISCHIANO DI FARE RESTARE NELL’OMBRA I VIZI DEGLI ALTRI…

Silvio Berlusconi è decaduto. E questo è ormai un dato certo. E’ decaduto dalla carica di senatore della Repubblica in virtù di una legge secondo la quale chi è stato condannato con una sentenza definitiva non può fare il parlamentare. E’ questo lo spirito della legge Severino, frutto del compromesso finale tra i garantisti che preferivano non se ne facesse nulla e i giustizialisti che avrebbero fatto decadere un parlamentare già solo se sotto indagine.

Diceva però Paolo Borsellino che non bisogna lasciarsi ingannare da quei politici che si professano puri e retti solo perché non hanno mai avuto una condanna. Non basta insomma il casellario giudiziale immacolato per un politico potersi definire onesto. Il celebre equivoco.

E su quell’equivoco sono tanti, forse più di quanto si possa immaginare, coloro i quali ci hanno marciato. Sono quelli che seppur mai sfiorati da indagini giudiziarie, hanno un conto aperto con quei principi morali ed etici cui faceva riferimento il giudice ucciso nel ’92.

Si tratta di quegli uomini politici che siedono nelle istituzioni e che hanno preso mazzette, che hanno fatto compromessi con personaggi loschi, che hanno dirottato soldi da una parte anziché da un’altra per il proprio tornaconto personale, che hanno utilizzato lo schermo dell’antimafia per essere eletti e agire impunemente, che hanno utilizzato l’arma del ricatto nei confronti di imprenditori onesti, che hanno fatto la cresta sugli appalti, che hanno venduto e comprato posti di lavoro, che hanno sfruttato e minacciato i poveri cristi di questo martoriato paese.

Sono deputati, senatori, minisitri e vice ministri, assessori, presidenti di regione, sindaci, in bilico sul confine borderline dell’illegalità.

Silvio Berlusconi, con i suoi processi, le sue condanne, le sue vicinanze in odor di mafia, le sue tante traversie giudiziarie, ha finora garantito questo esercito di innocenti/colpevoli. Garantito perché con l’enorme trave dei guai con la giustizia di Berlusconi, chi avrebbe fatto caso alle pagliuzze di questo stuolo di politici privi di etica e morale, ma mai passati da un registro degli indagati?

E allora, se le pagliuzze fossero per questo paese più deleterie delle travi?

DAL BLOG DI FRANCO CASCIO


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