A proposito dell’acqua (pubblica) di Santo Stefano di Quisquina finita alla Nestlè

SULLA VICENDA DELLA SORGENTE NESTLÈ DI SANTO STEFANO QUISQUINA L’INIZIATIVA DEI SENATORI DEL MOVIMENTO 5 STELLE NON È NE L’UNICA NE LA PRIMA. (Riferito all’articolo apparso su LinkSicilia il 16/09/2013)

Dal Sindaco di Santo Stefano di Quisquina
Francesco Cacciatore
riceviamo e volentieri pubblichiamo

Premesso che qualsiasi iniziativa volta a fare chiarezza e a sostenere la difesa delle risorse idriche del nostro territorio è meritevole di riguardo e per questo l’interrogazione dei quattro senatori del Movimento 5 stelle, rivolta ai ministri dello sviluppo economico e dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare, ha tutta la nostra approvazione.

Quello che non riteniamo accettabile è la disinformazione che viene costruita, usando come spunto la predetta interrogazione e che vuole fare apparire i senatori del Movimento 5 stelle, speriamo a loro insaputa, come i primi e unici paladini a difesa dell’acqua del nostro territorio contro lo sfruttamento della Nestlè-Vera srl.

Quando nel vostro articolo del 16/09/2013 viene posta la domanda : “ come mai nei dieci anni precedenti nessuno si è accorto dell’incongruenza dell’operazione Nestlè-Vera e ci sono voluti i senatori del Movimento 5 stelle per rilevarla ?” qualsiasi buon cittadino di Santo Stefano si mette a ridere e dice, “ come si dice dalle nostre parti”: ma chisti unn’ hannu statu? ( ma questi, finora, dove sono stati?).

Qualsiasi bravo giornalista, prima di tacciare d’ indolenza una intera comunità, avrebbe potuto, per dovere di cronaca, assumere maggiori informazioni sui fatti accaduti, recandosi, per esempio, al Comune di Santo Stefano Quisquina, dove avrebbe potuto acquisire, con estrema facilità, interi faldoni di documenti sulla vicenda e scoprire, per esempio, che una intensa attività di contrasto è stata portata avanti da molti concittadini e dalle istituzioni locali, prima nei confronti della società Platani-Rossino Srl e successivamente della società Nestlè-Vera Srl.

Anche il deputato nazionale dei Democratici di Sinistra, Angelo Lomaglio, aveva presentato nel 2007 una interrogazione parlamentare sulla questione al ministero dell’ambiente e diverse iniziative ( o.d.g, interrogazioni, mozioni) sono state presentate in vari periodi in seno all’Ars. Per non parlare del sottoscritto, Francesco Cacciatore, il quale nella sua decennale attività di consigliere comunale ha portato avanti con coerenza, assieme a numerosi altri concittadini, una dura battaglia contro lo sfruttamento a fini commerciali delle risorse idriche del bacino della Quisquina, sottoscrivendo atti di opposizione e ricorsi.

Non ultimo, l’attuale Amministrazione Comunale ha messo a punto una serie di iniziative, a partire dallo Statuto Comunale, che riconosce il diritto umano all’acqua e ne conferma il principio della proprietà e della gestione pubblica, portate avanti nelle sedi competenti e sempre finalizzate alla difesa del bacino idrico (incontri con l’Assessore all’Energia Nicolò Marino e con il Dirigente generale dell’ Assessorato).

In ultimo è stato dato incarico ad un legale per un parere pro-veritate in merito al Decreto dell’Assessorato all’Energia che, per ottemperare all’intimazione del Tribunale delle Acque, rende operativa la concessione di ulteriori 5,3 lt/sec. alla società San Pellegrino Srl e non di 10 lt/sec come erroneamente riportato nell’interrogazione dei senatori del Movimento 5 stelle.

Si rimane a disposizione per qualsiasi chiarimento,

 

 


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