Esclusiva/Le mani di Cosa nostra sull’Asi di Agrigento: la video inchiesta

La mafia. La mafia. La mafia. Sempre ‘lei’. Ovunque ti giri, in Sicilia, te la ritrovi davanti. Soprattutto se vai a gestire i fondi pubblici destinati alla crescita economica. Che guai, poi, se queste risorse finanziarie pubbliche, invece di finire nelle tasche dei mafiosi – come in genere avviene dalle nostre parti – cerchi di utilizzarle per far crescere l’economia. Che guai, poi, se cerchi addirittura di ostacolare i mafiosi…

E’ quello che è successo ad Alfonso Cicero, commissario del Consorzio Asi di Agrigento. Spedito lì dall’ex assessore regionale alle Attività produttive, Marco Venturi, Cicero si è ritrovato tra le mani le informative della Prefettura. Che gli indicavano i nomi delle imprese vicine alla mafia.

Logico, per Cicero, revocare a queste aziende lotti industriali e finanziamenti. Non l’avesse mai fatto!

E da qui che inizia la guerra tra il presidente della Regione, Raffaele Lombardo, e l’assessore Marco Venturi.

Venturi appoggia Cicero nell’azione di risanamento. Lombardo, al contrario, non sembra felice dell’azione portata avanti da Venturi e Cicero nel Consorzio Asi di Agrigento. E non sembrano contenti nemmeno i mafiosi. Tutt’altro.

A un certo punto Lombardo mette in fuori gioco Venturi e Cicero. L’assessore è costretto a subire atti amministrativi illegittimi da parte di un presidente della Regione, già dimissionario, che non aveva più i poteri di revoca e, soprattutto, di nomina.

Cicero verrà costretto a lasciare la gestione commissariale dell’Asi di Agrigento. Al suo posto arriverà una signora un po’ ‘sbadata’. Venturi rassegnerà le dimissioni da assessore lanciando accuse pesantissime contro Lombardo.

Siamo arrivati ai giorni nostri. In questo video vi raccontiamo tutti i retroscena di una storia inquietante. Dove la mafia si ‘respira’. Dove gli interessi di Cosa nostra, alla fine, hanno la meglio. Dove persino due alti dirigenti regionali si ‘dimenticano’ di far costituire la pubblica amministrazione parte civile in processi di mafia.

Sono storie incredibili. Sono incredibili sprechi di denaro pubblico. Di interessi pubblici calpestati. Di mafiosi che dettano legge al di sopra dello Stato. Uno spaccato della storia della Sicilia dei nostri giorni. Questa purtroppo è la Sicilia di oggi.  La Regione siciliana. Il Governo della Regione siciliana.

La Sicilia si governa così.   Ecco la video inchiesta: “Il filo rosso Agrigento Palermo”.


http://www.youtube.com/watch?v=P4WerIIDbaI&feature=youtu.be

 

Mafia, ‘filo rosso’ Palermo-Agrigento Atto II


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La mafia. La mafia. La mafia. Sempre 'lei'. Ovunque ti giri, in sicilia, te la ritrovi davanti. Soprattutto se vai a gestire i fondi pubblici destinati alla crescita economica. Che guai, poi, se queste risorse finanziarie pubbliche, invece di finire nelle tasche dei mafiosi - come in genere avviene dalle nostre parti - cerchi di utilizzarle per far crescere l'economia. Che guai, poi, se cerchi addirittura di ostacolare i mafiosi. . .

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