L’effetto Beppe Grillo sui Partiti tradizionali

Oggi il Barometro elettorale dà ai propri lettori una notizia che risulterà buona per alcuni e negativa per altri. La notizia è che, alle elezioni regionali ormai imminenti, si profila un grande risultato delle liste di Beppe Grillo. La notizia è cattiva per i Partiti politici tradizionali, che perderanno una caterva di voti. Mentre è buona per i siciliani, visto che a perdere consensi saranno quelle forze politiche che hanno affossato la Sicilia, soprattutto negli ultimi quattro anni.

Circa una settimana prima che Beppe Grillo mettesse piede in Sicilia il Barometro elettorale ha segnalato che la presenza, nella nostra Isola, del leader del Movimento 5 Stelle per quindici giorni o giù di lì avrebbe avuto effetti devastanti tra le forse politiche, soprattutto per i Partiti di Governo. Quello che sta succedendo nei centri della Sicilia dove arriva Grillo dimostra quello che abbiamo scritto.

Non c’è centro, piccolo o grande, della Sicilia che non riservi al leader del Movimento 5 Stelle un’accoglienza trionfale. Migliaia di persone si accalcano per sentirlo parlare. A differenza dei vecchi politici siciliani, che ormai si arrampicano sugli specchi, promettendo cose che non potranno mantenere (la Regione siciliana, dopo quattro anni di Governo Lombardo-Pd, è tecnicamente fallita sotto il profilo finanziario), Grillo parla un linguaggio chiaro. Parla delle potenzialità della Sicilia. Delle cose che si potrebbero fare e non si fanno per precise responsabilità politiche.

In altri momenti, il messaggio di Grillo sarebbe passato solo in parte, o non sarebbe passato affatto. Oggi passa nell’immaginario dei siciliani, e lascia il segno, per motivazioni che illustrerà più tardi il direttore di questo giornale nella nota serale.

Il Barometro elettorale, più che di analisi politiche, si occupa di anticipare scenari. Non sulla base di sondaggi, spesso teleologici, ma provando a ipotizzare numero e percentuali sulla base dell’esperienza e dei dati oggettivi come, ad esempio, le già citate, grandi manifestazioni popolari che accompagnano la presenza di Grillo in Sicilia.

Il leader del Movimento 5 Stelle parte con un grande vantaggio: l’incapacità, quasi strutturale, della politica tradizionale siciliana di capire quello che sta succedendo nell’elettorato isolano. I capi delle vecchia partitocrazia siciliana, forse più per darsi coraggio che per convinzione, vivono nell’olimpica convinzione che i siciliani vanno ad ascoltare Grillo perché “fa spettacolo”. Gente che, alla fine, tornerà a votare per i vecchi Partiti.

Il Barometro elettorale dà un’interpretazione diversa. E annuncia, solo sulla base di esperienza e sensazioni (e non – ripetiamo – di sondaggi), che il candidato alla presidenza della Regione dei grillino, Giancarlo Cancelleri, è molto più avanti del ‘tranquillizzante’ 8 per cento assegnatogli ripetutamente dai sondaggi.

Il Barometro elettorale è convinto che le liste del Movimento 5 Stelle per il rinnovo dell’Ars, nonostante la presenza di illustri sconosciuti – o forse proprio per questo – sono più avanti dello stesso Cancelleri.

Che significa questo? Semplice: che solo una frazione del voto di lista dei grillini verrà recuperato da chi non era intenzionato ad andare a votare, mentre la gran parte dei voti il Movimento 5 Stelle lo toglierà all’attuale sistema politico siciliano.

La parte politica che perderà più voti a scapito dei grillini sarà la Sinistra tradizionale: e cioè il Pd e la lista Crocetta. Un po’ di voti li perderà anche il centrodestra. Mentre le liste della Sinistra (ovvero la lista che vede insieme Rifondazione comunista, Sel, Verdi, Un’Altra storia e ‘cartelli’ vari e la lista di Italia dei Valori) dovrebbe essere ‘toccate’ meno dal ciclone grillini.

Questo scenario ipotizzato dal Barometro elettorale sortirà effetti imprevedibili su tanti Partiti. E’ noto che per avere accesso all’Ars, una forza politica deve raggiungere il 5 per cento su base regionale. Con l’arrivo del ciclone Grillo, tutti i Partiti prenderanno meno voti. Ciò significa che s’infoltirà la lista di quei Partiti che rischiano di non entrare a far parte della nuova Assemblea regionale siciliana.

A rischio, secondo il Barometro elettorale, sono la lista di Futuro e libertà, la lista Crocetta, la lista Musumeci (quest’ultima, meno a rischio delle prime due perché usufruirà dell’effetto legato a Nello Musumeci, un candidato destinato a raccogliere un buon successo personale).

A medio rischio sono anche altre liste: per esempio, il Cantiere popolare-Pid, che faticherà non poco a raggiungere il 5 per cento. Mentre Grande Sud di Gianfranco Miccichè e il Partito dei siciliani di Raffaele Lombardo prenderanno molti meno voti di quanto si attendono, proprio perché non stanno calcolando la portata dell’effetto Grillo.

Il Barometro elettorale non si esprime sull’Udc, anche alla luce dei potentati che ci stanno dietro. A tinte fosche lo scenario per il Pd, che subirà un doppio assalto: da parte dei grillino e da parte delle due liste della Sinistra. Il probabile crollo del Pd siciliano, secondo il Barometro elettorale, potrebbe essere la vera sorpresa di queste elezioni.

 


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