La strana coppia Vizzini-Ferrandelli

Una delle caratteristiche peculiari di certi politici con il pelo sullo stomaco è quella di possedere una grande agilità che consenta loro di saltare giù dalla nave quando questa sta per affondare; e di possedere inoltre una memoria assai labile per fatti determinanti che hanno segnato la propria carriera politica, influenzando il peso e la credibilità di costoro. Così, laddove un comune cittadino proverebbe almeno un po’ di imbarazzo nel pensare a certi fatti della propria vita, il politico col pelo sullo stomaco tiene comizi, arringa le folle e spesso riconosce pubblicamente in quei fatti un motivo di orgoglio, non rinnegando, ma addirittura rivendicando con (apparente)convinzione quegli stessi fatti.

Ma procediamo per gradi. Domenica 15 aprile presso il teatro Dante si è svolto un incontro politico che ha avuto come protagonisti Fabrizio Ferrandelli ed il suo nuovo mentore Carlo Vizzini, già ministro nella Prima Repubblica. Secondo quanto riporta il Giornale di Sicilia, quest’ultimo ha dichiarato: “Riteniamo che Fabrizio Ferrandelli rappresenti il simbolo di un futuro al quale affidare il valore della nostra esperienza. (…) L’esperienza di una lunga vita in politica”.

Vizzini si è poi uniformato al coro monotono e stonato di quanti sostengono Ferrandelli e, nel disperato tentativo di metterne in risalto l’unico apparente punto di forza (alias la giovinezza, che poi è ciò su cui Ferrandelli si gioca il tutto per tutto), si abbandonano a critiche gratuite e prive di spessore nei confronti dell’avversario Leoluca Orlando, per aver disconosciuto il risultato delle primarie. Precisamente Vizzini ha dichiarato: “Non serve essere a tutti i costi protagonisti, come se la società non sapesse esprimere nulla di nuovo. Non serve alla sinistra vivere in una sindrome masochista, che porta spesso a dividersi per la paura di vincere”.

Dobbiamo fare al riguardo due importanti considerazioni. La prima è che esiste una ragione se Antonello Cracolici, Enrico Letta, Carlo Vizzini, e persino Raffaele Lombardo, tra i sostenitori più o meno palesi di Ferrandelli, durante incontri politici sui temi più disparati non abbiano perso l’occasione per lanciare critiche a Leoluca Orlando. E la ragione è che lo temono più di ogni altro avversario, perché ne riconoscono la forza e le capacità. Se così non fosse, infatti, dovremmo aspettarci critiche anche nei confronti degli altri contendenti all’ufficio di Sindaco, che invece non ci risultano. Si tratta dunque di una strategia sottile e meschina, lontana dal fairplay delle grandi figure politiche che hanno fatto la storia del nostro Paese; e nella quale si ravvisa il disperato tentativo di influenzare l’opinione degli elettori.

La seconda considerazione riguarda il peso del testamento esperienziale (sic!) che Vizzini vuol lasciare a Ferrandelli. Se da un lato va riconosciuta, in generale, la valenza positiva del confronto generazionale che unisca l’entusiasmo dei giovani alle esperienze dei più maturi (vedi designazioni dei primi cinque assessori di Orlando, che rafforza tale impostazione), dall’altro lato occorre che i giovani sappiano intelligentemente scegliere di quali esperienze far tesoro e di quali, piuttosto, fare a meno.

Così Ferrandelli si pone oggi come il depositario di una lunga esperienza politica maturata da Vizzini, prima in Forza Italia e poi nel PDL, al fianco di personaggi politici come Berlusconi, Dell’Utri, Cicchitto, Scajola, Miccichè, Cammarata, Alfano e tanti altri. Un’esperienza interrotta da Vizzini solo nel novembre dello scorso anno, quando ormai la nave stava affondando, la credibilità del Governo Berlusconi era pressoché inesistente ed occorreva mettersi (politicamente) in salvo, prendendo le dovute distanze. Ancora una volta l’ombra del passato grava su Palermo, alla faccia della novità e del rinnovamento di cui Ferrandelli pretenderebbe di essere il simbolo.

 

 


Dalla stessa categoria

I più letti

Una delle caratteristiche peculiari di certi politici con il pelo sullo stomaco è quella di possedere una grande agilità che consenta loro di saltare giù dalla nave quando questa sta per affondare; e di possedere inoltre una memoria assai labile per fatti determinanti che hanno segnato la propria carriera politica, influenzando il peso e la credibilità di costoro. Così, laddove un comune cittadino proverebbe almeno un po’ di imbarazzo nel pensare a certi fatti della propria vita, il politico col pelo sullo stomaco tiene comizi, arringa le folle e spesso riconosce pubblicamente in quei fatti un motivo di orgoglio, non rinnegando, ma addirittura rivendicando con (apparente)convinzione quegli stessi fatti.

Una delle caratteristiche peculiari di certi politici con il pelo sullo stomaco è quella di possedere una grande agilità che consenta loro di saltare giù dalla nave quando questa sta per affondare; e di possedere inoltre una memoria assai labile per fatti determinanti che hanno segnato la propria carriera politica, influenzando il peso e la credibilità di costoro. Così, laddove un comune cittadino proverebbe almeno un po’ di imbarazzo nel pensare a certi fatti della propria vita, il politico col pelo sullo stomaco tiene comizi, arringa le folle e spesso riconosce pubblicamente in quei fatti un motivo di orgoglio, non rinnegando, ma addirittura rivendicando con (apparente)convinzione quegli stessi fatti.

Una delle caratteristiche peculiari di certi politici con il pelo sullo stomaco è quella di possedere una grande agilità che consenta loro di saltare giù dalla nave quando questa sta per affondare; e di possedere inoltre una memoria assai labile per fatti determinanti che hanno segnato la propria carriera politica, influenzando il peso e la credibilità di costoro. Così, laddove un comune cittadino proverebbe almeno un po’ di imbarazzo nel pensare a certi fatti della propria vita, il politico col pelo sullo stomaco tiene comizi, arringa le folle e spesso riconosce pubblicamente in quei fatti un motivo di orgoglio, non rinnegando, ma addirittura rivendicando con (apparente)convinzione quegli stessi fatti.

Una delle caratteristiche peculiari di certi politici con il pelo sullo stomaco è quella di possedere una grande agilità che consenta loro di saltare giù dalla nave quando questa sta per affondare; e di possedere inoltre una memoria assai labile per fatti determinanti che hanno segnato la propria carriera politica, influenzando il peso e la credibilità di costoro. Così, laddove un comune cittadino proverebbe almeno un po’ di imbarazzo nel pensare a certi fatti della propria vita, il politico col pelo sullo stomaco tiene comizi, arringa le folle e spesso riconosce pubblicamente in quei fatti un motivo di orgoglio, non rinnegando, ma addirittura rivendicando con (apparente)convinzione quegli stessi fatti.

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Bottiglie in plastica del latte che diventano dei colorati maialini-salvadanaio. Ricostruzioni di templi greci che danno nuova vita al cartone pressato di un rivestimento protettivo. Ma anche soluzioni originali di design, come una lampada composta da dischi di pvc, un grande orologio da parete in stile anni ’70 in polistirolo e due sedie perfettamente funzionanti […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]