Incantati dalla Tribunal Mist Jazz Band

Oggi parliamo di jazz, ovvero del genere musicale di origine statunitense nato nei primi anni del XX secolo e molto influenzato dalle sonorità afroamericane. Ed in contemporanea parleremo della “Tribunal Mist Jazz Band”, nata a Napoli nel 1991, e già esibitasi con successo a Parigi con la presenza nel cartellone jazzistico annuale del mitico tempio del jazz parigino “Le petit journal Montparnasse”, nonché ospite fisso al Festival “Umbria Jazz”.

Il jazz si è trasformato nel corso di tutto il XX secolo esprimendosi in multiformi linguaggi, come ad esempio la musica popolare americana, nel ragtime e nel blues, nella musica leggera ed oggi, grazie alla “Tribunal Mist Jazz Band”, anche nella musica napoletana.

Jazz sia chiaro è improvvisazione. Jazz è fraseggio. Jazz è forse la musica più vitale, più libera e rappresentativa di un epoca, ricca di poliritmie e progressioni armoniche, ineguale e swingante, purché fortemente espressiva. Jazz è improvvisazione unita a qualità fonetiche, dominio dello strumento, lucidità di fraseggio, tutto impostato intorno alla trasformazione di armonia, melodia e ritmo, sulle quali incide in modo multiforme.

Jazz è, allo stesso tempo, una musica colta e popolare che oggi, grazie alla “Tribunal Mist Jazz Band”, reimposta anche la musica napoletana.

Le formazioni jazzistiche moderne sono sempre costituite da gruppi musicali di dimensioni limitate e formate da batteria, basso o contrabbasso, pianoforte e da uno strumento solista, generalmente sassofono o tromba.

Questo assunto non vale per la Tribunal Mist Jazz Band composta da 20 elementi e formata 4 trombettisti, 4 trombonisti, 5 sassofonisti, clarinettista, pianista, conta bassista, chitarrista, batterista, vibrafonista e cantante. La band è composta da professionisti del diritto, architetti, restauratori, periti legali e da musicisti professionisti e non. Il direttore è il Maestro Antonio Solimene, arrangiatore diplomato in pianoforte, direzione di coro e composizione per banda. Voce di Nadia Boccarusso. Ai sax Andrea Ventriglia, Emilio Silva Bedmar, Lello Palma, Enzo Spizzuoco, Francesco Orabona. Alle trombe Gianfranco Campagnoli, Mauro Seraponte, Adriano Rubino, Gianluca Di Natale, Gianluca Nocera. Ai tromboni Roberto Schiano, Gaetano Romano, Rosario Maggio ed Antonio Di Somma. Alla tuba Alexandre Cerdà. Al basso Roberto Giangrande. Alla batteria Sergio Di Natale. Al piano Mario Nappi. Alla chitarra Bruno Tatafiore. Al vibrafono Paolo Pannella, che è l’ideatore, direttore artistico e vera anima della band. Paolo Pannella è avvocato e professore universitario specializzato in diritto societario. Molto compassato, sempre in papillon, cappello rovesciato alla Sherlock Holmes di colore verde o grigio, quando suona nella band il vibrafono cambia volto anche indossando camicie colorate sempre indossate con volto sornione.

Le fusioni tra jazz e napoletanità della “Tribunal Mist Jazz Band” è apprezzata anche dagli stessi grandi interpreti della canzone napoletana di cui la band ha reinterpretato i pezzi. E sono anche le voci di tre straordinari cantanti, due uomini ed una donna che si intervallano, che interpretano in modo a volte ironico, a volte struggente, i testi delle immortali canzoni napoletane.

Funiculì Funiculà, O’ Saracino, Tu vuo fa ll’americano di Renato Carosone, che si complimentò per l’arrangiamento jazzistico con Antonio Solimene e Paolo Pannella, sono solo alcuni dei pezzi che la “Tribunal Mist Jazz Band” propone. Gli arrangiamenti di Solimene trasformano i pezzi senza però stravolgerli e gli intermezzi strumentali lasciano spazio e ribalta ai musicisti, che si esprimono in eccellenti virtuosismi di chitarra, sassofono, clarinetto e pianoforte. L’intesa che gli elementi della band hanno raggiunto unita alla loro passione musicale che viene trasferita anche ai non esperti. Prima di abbandonare la scena la band concede ancora pezzi al pubblico che sono un omaggio al jazz puro e limpido di Duke Ellignton, con “Take the A train” e “It don’t mean a thing”, con “Mangone” di Bob Mintzer, o con le classicissime “Unforgettable” e “New York New York”. La “Tribunal Mist Jazz Band” è decisamente e sicuramente da ascoltare nel corso di una loro esibizione.

 


Dalla stessa categoria

I più letti

Oggi parliamo di jazz, ovvero del genere musicale di origine statunitense nato nei primi anni del xx secolo e molto influenzato dalle sonorità afroamericane. Ed in contemporanea parleremo della “tribunal mist jazz band”, nata a napoli nel 1991, e già esibitasi con successo a parigi con la presenza nel cartellone jazzistico annuale del mitico tempio del jazz parigino “le petit journal montparnasse”, nonché ospite fisso al festival “umbria jazz”.

Oggi parliamo di jazz, ovvero del genere musicale di origine statunitense nato nei primi anni del xx secolo e molto influenzato dalle sonorità afroamericane. Ed in contemporanea parleremo della “tribunal mist jazz band”, nata a napoli nel 1991, e già esibitasi con successo a parigi con la presenza nel cartellone jazzistico annuale del mitico tempio del jazz parigino “le petit journal montparnasse”, nonché ospite fisso al festival “umbria jazz”.

Oggi parliamo di jazz, ovvero del genere musicale di origine statunitense nato nei primi anni del xx secolo e molto influenzato dalle sonorità afroamericane. Ed in contemporanea parleremo della “tribunal mist jazz band”, nata a napoli nel 1991, e già esibitasi con successo a parigi con la presenza nel cartellone jazzistico annuale del mitico tempio del jazz parigino “le petit journal montparnasse”, nonché ospite fisso al festival “umbria jazz”.

Oggi parliamo di jazz, ovvero del genere musicale di origine statunitense nato nei primi anni del xx secolo e molto influenzato dalle sonorità afroamericane. Ed in contemporanea parleremo della “tribunal mist jazz band”, nata a napoli nel 1991, e già esibitasi con successo a parigi con la presenza nel cartellone jazzistico annuale del mitico tempio del jazz parigino “le petit journal montparnasse”, nonché ospite fisso al festival “umbria jazz”.

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Bottiglie in plastica del latte che diventano dei colorati maialini-salvadanaio. Ricostruzioni di templi greci che danno nuova vita al cartone pressato di un rivestimento protettivo. Ma anche soluzioni originali di design, come una lampada composta da dischi di pvc, un grande orologio da parete in stile anni ’70 in polistirolo e due sedie perfettamente funzionanti […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]