Palermo, occupata la sede dell’Amia

Palermo, lo sappiamo, è ormai una città allo sbando. L’arrivo del commissario straordinario, Luisa Latella, ancora non è servito a granché. Nessuna delle emergenze ha trovato nemmeno una idea di soluzione. La città è sommersa dai rifiuti. Con l’arrivo della bella stagione, questo significa anche emergenza sanitaria. Cumuli di immondizia maleodoranti lasciati sotto il sole giovano solo ai topi.
La città è in piena emergenza. Stamattina, si sono susseguiti cortei di protesta degli operatori Amia (che hanno anche occupato la sede degli uffici dell’azienda che si occupa della raccolta rifiuti), ma anche l’Amat (messa in ginocchio dai mancati trasferimenti del comune) e Gesip. E domani sarà lo stesso.
Il tutto mentre la Regione si prepara, nell’ambito dell’approvazione del bilancio, a regalare l’ennesimo carico di milioni di euro alle associazioni amiche, con la famosa tabella H. Ma non solo. L‘Amia, ad esempio, ha un deficit che supera i 100 milioni di euro. Ma vanta anche debiti sostanziossimi dagli Ato rifiuti. Che a loro volta non percepiscono la tariffa per la gestione del servizio, dai comuni. I 12 comuni compresi tra Balestrate e Isola delle Femmine, ad esempio, hanno accumulato debiti per ben 45 milioni di euro nei confronti della società d’ambito Ato 1: in testa a questa poco edificante graduatoria i Comuni di Carini e Partinico con debiti rispettivamente per 13 e 11 milioni di euro, in pratica quasi la metà di quelli accumulati da tutti i Comuni dell’ambito messi insieme. Ma lo stesso vale per l’Ato 2 Monreale, per il Coinres, e per l’Ato 4 Messina. Una situazione disastrosa denunciata dalla Corte dei conti in questa relazione.
E la Regione che fa? Ma non aveva abolito gli Ato? Sono lì. Continuano ad accumulare debiti e non pagare l’Amia, che magari con questi soldi potrebbe dare un po’ di tranquillità ai suoi dipendenti e assicurare il servizio alla città.

 

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Palermo, lo sappiamo, è ormai una città allo sbando. L'arrivo del commissario straordinario, luisa latella, ancora non è servito a granché. Nessuna delle emergenze ha trovato nemmeno una idea di soluzione. La città è sommersa dai rifiuti. Con l'arrivo della bella stagione, questo significa anche emergenza sanitaria. Cumuli di immondizia maleodoranti lasciati sotto il sole giovano solo ai topi.

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