Passano allo Stato una società edile, rapporti bancari e due veicoli. Il valore del provvedimento ammonta a circa 730mila euro. I due vengono inquadrati come appartenenti alle famiglie di Partanna Mondello e San Lorenzo
Colpo a Cosa nostra, confisca beni ad Aiello e Puccio Entrambi erano coinvolti nel blitz antimafia Apocalisse
Beni per circa 730mila euro sono stati confiscati ad esponenti delle famiglie mafiose palermitane di Partanna Mondello e San Lorenzo. Le indagini dei carabinieri del nucleo investigativo avevano già portato, nel maggio 2018 e nel gennaio 2021, all’emissione da parte della sezione misure di prevenzione del tribunale di un provvedimento di confisca di beni per un valore complessivo di circa 530mila euro a carico di Epifanio Aiello, 56 anni, e di un analogo provvedimento per 200mila euro a carico di Marcello Puccio, 43 anni. Adesso è stata dichiarata l’irrevocabilità delle confische e i beni sono entrati definitivamente a far parte del patrimonio dello Stato.
Aiello, detto Fanuzzo, era stato tratto in arresto nell’operazione Apocalisse con l’accusa di aver fatto parte della famiglia mafiosa di Palermo Partanna Mondello, in particolare per aver messo a disposizione le società nella sua disponibilità, riportando una condanna di primo grado a 8 anni 8 e otto mesi di reclusione, confermata nei successivi gradi di giudizio.
Il provvedimento di confisca definitiva ha riguardato una società edile, e rapporti bancari, due veicoli. Anche Puccio è stato arrestato nel blitz Apocalisse con l’accusa di aver fatto parte della famiglia mafiosa di Palermo San Lorenzo, in particolare per essere stato un punto di riferimento per la gestione delle estorsioni e dei lavori edili, riportando una condanna di primo grado a 8 anni e otto mesi, aumentata in appello a 10 anni, confermata nel successivo grado di giudizio. Il provvedimento di confisca definitiva ha riguardato i 3/5 di un’abitazione a Palermo e due rapporti bancari.