Chi guarda i reality?

Alla fina degli anni ’60, Andy Wharol aveva previsto che nel futuro chiunque avrebbe avuto la possibilità di godere di almeno un quarto d’ora di celebrità, nella vita. Grazie ai miracoli (?) della tecnologia, alla fine degli anni 90 la profezia dell’artista americano è divenuta realtà, e alzi la mano chi non è capace di dare una definizione seppure sommaria dell’espressione “reality show”. Diciamoci la verità, siamo diventati tutti degli spioni, e, quel che è peggio, è in costante aumento il numero delle persone disposte a farsi spiare 24 ore su 24, nelle condizioni più disparate. Stampa, tv e Internet sono pieni di notizie riguardanti questo o quel concorrente più o meno famoso e delle sue peripezie appena trasmesse in video, magari da un isolotto pesudo-deserto dall’altra parte del mondo.

Nell’ambito di questo fenomeno mediatico, il pubblico riveste un ruolo fondamentale: sono gli spettatori a decidere le sorti del programma e il percorso dei concorrenti tramite il voto da casa. Ma da chi è costituito il famigerato pubblico di questi programmi televisi? Giovani o meno giovani? Donne o uomini?

Su un campione di 50 intervistati equamente divisi tra studenti “catturati” all’interno della nostra facoltà e intervistati esterni, il 90% ha ammesso di aver seguito un reality almeno una volta, sebbene alla domanda “Segui assiduamente i reality show?”, le risposte si sono divisi tra un 47% di coloro che hanno risposto di sì, e il 53% di chi ha detto di no.

Tra coloro che hanno dichiarato di seguirli, il 71% si è detto – abbastanza prevedibilmente – fan del capofila del fenomeno, il Grande Fratello ormai giunto alla settima edizione, il 26% ha affermato di aver seguito La Talpa, mentre il restante 3% si è diviso tra reality “minori” come La fattoria e Music Farm.

“Perché sì?”, abbiamo chiesto. Cosa spinge quel 47% (che, è vero, non ha alcuna valenza scientifica, ma che crediamo sia indicativo di un trend generale) ad accendere la tv e fermarsi su programmi di questo tipo? Meglio ancora, cosa spinge a cercarli? La maggioranza, il 56%, ha risposto “La curiosità”, ma anche “Mi fanno ridere”. C’è chi ha risposto (un buon 16%, preoccupante non poco) “Perché non c’è niente di meglio in tv” (ma esiste solo la tv?, avremmo voluto replicare), chi ha risposto “Per l’aspetto fisico di alcuni personaggi” (15%), e chi li considera “Un passatempo” (13%).

A questo punto ci premeva ascoltare la voce della controparte, così abbiamo chiesto “Perché?” anche alla maggioranza non proprio eclatante dei no. Le loro risposte sono state “Penso sia uno spreco di tempo” per circa il 50%, “Preferisco altri programmi” per il 30%, “Mi sembrano programmi costruiti, ho l’impressione che i personaggi si limitino a seguire un copione” per il 12% e “Non guardo molta tv” per il restante 8%.

Analizzando un po’ più da vicino gli intervistati, abbiamo calcolato che l’età media dei “sì” è poco più di 18 anni, quella media dei “no” all’incirca 22. E, tra l’altro, che il 54% delle donne intervistate afferma di seguire reality, mentre solo il 25% degli uomini dà la stessa risposta. Che noi donne siamo più sensibili all’importanza scientifica di questi “esperimenti televisivi”? Sarà…


Dalla stessa categoria

I più letti

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Bottiglie in plastica del latte che diventano dei colorati maialini-salvadanaio. Ricostruzioni di templi greci che danno nuova vita al cartone pressato di un rivestimento protettivo. Ma anche soluzioni originali di design, come una lampada composta da dischi di pvc, un grande orologio da parete in stile anni ’70 in polistirolo e due sedie perfettamente funzionanti […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]