Rom, si allungano tempi per il trasferimento in via Emma Mattina: «Unica certezza è che abusivi devono andar via»

«L’unica certezza di questa storia è che stiamo discutendo. La seconda è che sgombreremo gli occupanti abusivi». L’assessore Giuseppe Mattina si dice soddisfatto del dialogo instaurato con i residenti di via Felice Emma dove, già da una settimana, avrebbero dovuto trovare alloggio alcuni rom provenienti dal campo della Favorita. Ma i tempi per il ‘trasloco’ sembrano destinati ad allungarsi. In maniera indefinita. Sia perché nel frattempo le abitazioni destinate dal Comune ai rom nel quartiere dei Pagliarelli sono state occupate da sei famiglie in maniera illegittima. Un altro problema che si somma al primo e che, molto probabilmente, richiederà uno sgombero nelle ville confiscate alla mafia. Sia perché i residenti non sembrano intenzionati a fare un passo indietro. Una posizione che potrebbe ammorbidirsi, però, dopo l’incontro a porte chiuse, tra una delegazione di abitanti e l’assessore alla Cittadinanza solidale, che si è svolto venerdì scorso a Palazzo delle Aquile. L’occasione, per usare le parole di Mattina, di «costruire una delicata azione di mediazione sociale».

«I residenti hanno fatto delle proposte, e noi ne abbiamo fatto delle altre – raccolta Mattina che non ha voluto scendere ulteriormente nei dettagli – Stiamo lavorando per trovare una soluzione. Abbiamo parlato per più di tre ore, ci siamo confrontati in maniera pacifica, nel rispetto delle posizioni. Ma su quello che ci siamo detti e cosa accadrà nei prossimi giorni non posso dire nulla perché significherebbe fare saltare il lavoro che stiamo facendo tutti insieme. La collaborazione fra le parti è totale – afferma – e ci siamo detti quello che in un incontro pubblico dove tutti urlavano non era possibile dirci». Il riferimento è alla visita dell’assessore nel quartiere il giorno della protesta, lo scorso 8 agosto, quando i residenti hanno dato il via a una mobilitazione con striscioni e blocchi stradali, e la raccolta firme, proseguita anche nei giorni scorsi, per bloccare il trasferimento dei nomadi.

Soddisfatto si dichiara anche il consigliere della Lega Igor Gelarda, che ha preso parte al faccia a faccia a Palazzo delle Aquile assieme ad alcuni residenti: «Non indicherò i particolari della soluzione che abbiamo individuato, ma la cosa importante è che la comunità di via Felice Emma si ritiene soddisfatta delle proposte e finalmente ascoltata. E si è riservata, come è giusto che sia per questioni così delicate, di dare risposte dopo un’assemblea tra tutti i residenti». La riunione si è chiusa così con la promessa reciproca di un altro incontro a distanza di una settimana. Sulla vicenda, alimentata anche dal dibattito politico che per ora infiamma il Paese, è intervenuta pure Nadia Spallita puntando il dito contro il Comune. 

Secondo la vicepresidente vicario del consiglio comunale di Palermo, infatti, «l’assegnazione sarebbe in contrasto con le vigenti disposizioni di legge e con il ‘Regolamento comunale’ relativo alla gestione di questi immobili». Accuse che Mattina respinge fermamente bollandole come inesatte «sia da un punto di vista dei regolamenti comunali sia di procedure europee per l’integrazione delle persone rom». Secondo Mattina, la normativa dà, quindi, la possibilità alle amministrazioni di attivare procedure a tutela delle persone come le comunità rom anche nel caso di ben confiscati a Cosa nostra. «Prima di dire che una procedura non è corretta bisognerebbe esaminarla – incalza – Siccome al momento esiste soltanto l’ordinanza, non capisco a quali atti faccia riferimento la Spallitta».

Intanto, però, rimane la spinosa questione degli occupanti abusivi, altra gatta da pelare per il Comune. Le sei famiglie hanno preso possesso degli alloggi destinati ai nomadi, e non sembrano intenzionati ad andar via. «Gli occupanti sono ancora lì, ma non possiamo in nessun modo tollerare occupazioni abusive di beni confiscati alla mafia – ribadisce Mattina – Soprattutto quando, nella stragrande maggioranza, vengono veicolate dalla stessa criminalità organizzata che pur di non concedere al bene pubblico le loro proprietà facilitano le occupazioni. Avevo chiesto loro di attivare i servizi sociali, piuttosto che occupare, ma la risposta è stata: ‘noi da qua non ce ne andiamo’. Comprendiamo le difficoltà di chi occupa – conclude – ma è solo questione di tempo». 


Dalla stessa categoria

I più letti

Con il passare dei giorni, il trasloco delle famiglie dal campo nomadi si fa più incerto. Da un lato c'è il 'no' dei residenti, dall'altro dei nuclei che hanno occupato le ville confiscate alle mafie. Per loro potrebbe scattare lo sgombero. Fiducioso l'assessore che ha incontrato gli abitanti per «una delicata azione di mediazione»

Con il passare dei giorni, il trasloco delle famiglie dal campo nomadi si fa più incerto. Da un lato c'è il 'no' dei residenti, dall'altro dei nuclei che hanno occupato le ville confiscate alle mafie. Per loro potrebbe scattare lo sgombero. Fiducioso l'assessore che ha incontrato gli abitanti per «una delicata azione di mediazione»

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Bottiglie in plastica del latte che diventano dei colorati maialini-salvadanaio. Ricostruzioni di templi greci che danno nuova vita al cartone pressato di un rivestimento protettivo. Ma anche soluzioni originali di design, come una lampada composta da dischi di pvc, un grande orologio da parete in stile anni ’70 in polistirolo e due sedie perfettamente funzionanti […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]