Convocati i sindacati degli edili per discutere della vertenza Coime. Il vicesindaco Sergio Marino incontrerà i segretari provinciali di Feneal, Filca e Fillea il 19 luglio alle ore 11,30 presso i locali dell’assessorato Attività produttive di via Ugo La Malfa, 34. Al centro del tavolo, due richieste: l’adeguamento delle paghe dei 980 operai del Coime, chiesto […]
Sindacati incontrano Marino sulla vertenza Coime
Convocati i sindacati degli edili per discutere della vertenza Coime. Il vicesindaco Sergio Marino incontrerà i segretari provinciali di Feneal, Filca e Fillea il 19 luglio alle ore 11,30 presso i locali dell’assessorato Attività produttive di via Ugo La Malfa, 34. Al centro del tavolo, due richieste: l’adeguamento delle paghe dei 980 operai del Coime, chiesto sin da da quando nel luglio 2015 una sentenza della Corte Costituzionale ha sbloccato la contrattazione e in tanti poi hanno fatto ricorso al Comune, vincendo. E il rispetto degli accordi presi nel maggio 2017 per l’aumento dei buoni pasto.
«L’attesa è alta, i lavoratori sono in fibrillazione: in vista della ripresa delle trattative, abbiamo sospeso il sit-in già annunciato per oggi alle 16 a piazza Pretoria», dichiarano i segretari generali di Feneal Uil Palermo, Filca Cisl Palermo e Trapani e Fillea Cgil Palermo Ignazio Baudo, Paolo D’Anca e Francesco Piastra. I sindacati sottolineano che nel marzo scorso il sindaco Orlando aveva comunicato, con una lettera, di avere dato disposizione al ragioniere generale di appostare nel bilancio 2018 le risorse per il riallineamento dei livelli contributivi da gennaio. E aveva altresì confermato l’intendimento di reperire risorse per gli arretrati. Ma da allora non è stato fatto alcun passo avanti. I lavoratori del Coime non hanno ancora percepito gli adeguamenti salariali previsti dai quattro contratti degli edili (due integrativi provinciali e due contratti nazionali) siglati dal 2011 a oggi.
A questo si aggiunge l’accordo non rispettato che prevedeva l’aumento dei buoni pasto da 5,29 a 7 euro. «Dopo un anno dall’accordo, l’adeguamento non è scattato e il buono pasto è rimasto fermo a 5,29 euro – aggiungono Baudo, D’Anca e Piastra – Con l’occasione affronteremo le questioni relative all’ultimo rinnovo del contratto nazionale degli edili che prevede un aumento salariale di 55 euro. Chiediamo l’impegno del Comune ad attivarsi per rispettare gli accordi e dare corso agli adeguamenti previsti nel più breve tempo possibile».