Elezioni a Partinico, la vittoria schiacciante di De Luca «Numeri straordinari, la gente sa cosa aspettarsi da me»

«Non mi aspettavo un risultato del genere, non riuscivo a immaginare questi numeri, sono straordinari». Così il neo eletto sindaco di Partinico Maurizio De Luca, che già da stanotte, in preda ai festeggiamenti e all’entusiasmo dei suoi sostenitori, ha preso simbolicamente possesso della città. Si aspettava una vittoria più discreta, con uno stacco di mille voti all’incirca, invece i dati di ieri sera raccontano di un quasi doppiaggio nei confronti dello sfidante Pietro Rao. L’unico rammarico è per l’astensionismo, il secondo vincitore di questo ballottaggio insieme a De Luca. «Lavorerò anche in questo senso», afferma. E l’intenzione è di farlo partendo da quel mondo che, in quanto docente, conosce e sente come proprio, quello della scuola: «Il rapporto con la scuola non sarà un rapporto convenzionale, la scuola farà parte del mio mandato in maniera attiva. Istituirò subito un tavolo tecnico che ogni due mesi tornerà a incontrarsi per parlare di programmazione. Tutte le scuole programmano le proprie attività sulla base del Ptof, il piano dell’offerta formativa triennale, che tiene conto delle esigenze del territorio. Parleremo tutti insieme quindi di progettazione e programmazione per un futuro che comincia a crescere da un punto di vista sociale e civile. Credo che questa sia la vera conquista per una comunità».

Ma tra le priorità, oltre a quella di incontrare la scuola, ci sono anche le emergenze: «Sono una priorità dell’immediato, a cui devo dare una risposta. Quindi mi concentrerò subito sulle emergenze cittadine – anticipa – Mi sono già sentito ieri sera col presidente Musumeci, che mi ha fatto sentire la sua vicinanza istituzionale ma anche umana. Il risultato raggiunto è enorme, va oltre la coalizione che mi ha sostenuto, devo dare assolutamente una risposta a tutta la mia città». Lo farà, dice, prestando attenzione alle necessità di tutti: «Sono uno che ascolta moltissimo, si impara molto dalle esigenze degli altri. Io voglio coinvolgere tutti nel ragionamento comune, ho questa necessità. Non dobbiamo però fare del mandato solo la risoluzione delle emergenze, bisogna pensare anche al futuro e realizzare qualcosa, mi piacerebbe già farlo domani, ma so che ci vorrà del tempo per segnare questo cambiamento, ma dico con onestà che lo vedo e sono sicuro che avverrà».

E sull’apparentamento politico con Maria Grazia Motisi e il duro commento di Rao su questa unione delle ultime settimane, risponde senza scomporsi: «La politica non si è mai parlata in questa maniera, è un fatto che mi commuove quasi – dice – Io non penso di essere migliore degli altri a condizione che gli altri non pensino di essere migliori di me, quindi o qua si discute tutti e si ragiona sulle idee o ce ne andiamo tutti a casa. Rinnovo questa premessa, quindi. Qua si lavora insieme. Io sono io e non rinuncio a me. La gente sa cosa aspettarsi da me, come dagli altri, non ha premiato l’urlo, ha premiato un’altra cosa e in maniera netta. Tra i miei elettori ci sono stati moltissimi giovani, è nei loro occhi che ho visto la potenzialità del cambiamento, della risposta ed è da questo che devo partire».

Gioia anche nelle parole di quella che sarà la nuova vice di De Luca: «Siamo contentissimi perché questo risultato ha dimostrato che Partinico ha risposto alla richiesta di cambiamento, alla necessità di vivere liberamente il voto – commenta all’indomani del ballottaggio Maria Grazia Motisi – Il neo sindaco rispetta un progetto che ci poterà a un cambiamento della nostra Partinico». Poi, in merito al sostegno a De Luca in vista del ballottaggio, ha detto: «Inizialmente ci siamo proposti come liste civiche, ma veniamo tutti da un’area modera di centrodestra. Siccome negli ultimi anni abbiamo percepito dai partiti una sorta distacco, sentivano la necessità di ripartire dal territorio. Ma la storia comune è quella di centrodestra e ritrovarci non è stato difficile, direi quasi consequenziale. Anche da un punto di vista programmatico i nostri programmi si possono quasi sovrapporre. Divisi in una prima fase, la necessità di cambiare Partinico ci ha visto converge su un unico obiettivo».

E a proposito del programma, promette di rimettere in sicurezza i conti dell’amministrazione e risolvere la questione rifiuti del paese «abbandonato da anni all’incuria». Riguardo al calo di partecipazione al voto, rispetto a cinque anni fa, ritiene sia da ascrivere a «una disaffezione della gente alla politica. In questi anni una pessima amministrazione ha creato un distacco con i cittadini – conclude – Ora dobbiamo lavorare per recuperare e restituire fiducia a partinicesi». Nel frattempo, un risentito Pietro Rao, reduce dalla sconfitta di ieri al ballottaggio, non le manda a dire. E neppure a lei. «Accetto il responso delle urne, ma devo dire che ha vinto il patto scellerato fra Rifondazione Comunista e il Movimento 5 Stelle, e che la città ha premiato alla fine l’accordo commerciale fra il centrodestra e Maria Grazia Motisi». Rivela di essere rimasto amareggiato dai dati ufficiali e dalla percentuale raggiunta. Si aspettava molto di più e un epilogo decisamente diverso.

«Abbiamo vinto ugualmente, in ogni caso. Perché abbiamo fatto una scelta di valori e non di poltrone – dice ancora -. Rispettiamo il ruolo assunto adesso, faremo un’opposizione costruttiva e non cederemo né a ricatti né a compromessi, non siamo in vendita». E sul nuovo primo cittadino, De Luca, non nasconde le sue riserve: «Qualche dubbio ce l’ho, ma vediamo come va. Si dice che i primi cento giorni diano la misura di quello che può dare un nuovo sindaco, hanno dalla loro parte tutto, il governo regionale e nazionale, ci facciano vedere di cosa sono capaci, quello che conta è che le città ne abbia qualche beneficio». Sul fronte consiglio comunale, invece, sono 24 in tutto gli eletti. I primi 14 usufruiscono del premio di maggioranza, che si allarga a 17 grazie all’apparentamento politico con uno dei candidati che non è arrivato al ballottaggio, e che quindi porta in dote tre consiglieri ed occuperà la poltrona di vice sindaco, Maria Grazia Motisi (ex consigliera uscente della passata amministrazione). Sette, invece, i consiglieri d’opposizione. Queste le ripartizioni nel dettaglio.

A ottenere una poltrona sono in cinque dalla lista #Diventerà Bellissima: Erasmo Briganò (439 voti), Gaspare Sollena (226 voti), Francesco Lo Iacono, detto Gianfranco (186) , Toti Comito (179) ed Eleonora Rappa (168 voti). Cinque anche i candidati provenienti dalla lista Rete Civica per De Luca sindaco: Silvana Italiano (295 voti), Totò D’Angelo (246 voti), Alessio Di Trapani (241 voti), Simona Ganguzza (211 voti) e Giuseppe Barbici (192 voti). Quattro da Idea Sicilia-Popolari autonomisti, sono: Giuliano Vito (249 voti), Mauro Lo Baido (240 voti), Nuccio Onofrio (239 voti) e Katia Di Liberto (215 voti). Un totale di 4.058 preferenze, cioè più del 27 per cento. «L’elezione di De Luca rappresenta il meritato riconoscimento alle sue qualità e al programma che ha presentato agli elettori e contemporaneamente premia l’impegno di Diventerà Bellissima che lo ha indicato come candidato e della coalizione di centrodestra che lo ha sostenuto. A Partinico, come altrove in Sicilia, la nostra classe dirigente provinciale e locale ha contribuito in maniera determinante, dimostrando che la buona politica conta per fortuna ancora molti proseliti», dichiara Alessandro Aricò, capogruppo all’Ars di Diventerà Bellissima. E poi un seggio a Lorenzo Di Trapani (280 voti) dalla lista L’alternativa, uno a Salvatore Rappa (289 voti) dalla lista È ora di cambiare e uno a Giovanni De Simone (285 voti) dalla lista Progetto comune, le tre liste cioè che sostenevano Motisi nella corsa alla poltrona di primo cittadino. Angela Landa, anche lei della lista È ora di cambiare, farà parte della giunta anche se ancora non si conosce la delega.

All’opposizione, primo fra tutti, Pietro Rao, il candidato perdente al ballottaggio di ieri (ha ottenuto il 34,97 per cento di preferenze, rispetto allo sfidante del centrodestra che lo ha quasi doppiato). Dalle due liste che lo hanno sostenuto in queste amministrative, tre sono i seggi totali: due provenienti da Legati a Rao sindaco-Salviamo Partinico, che vanno a Vanessa Costantino, detta Virga (628 voti) e a Giorgio Rao (287 voti); dalla lista Alleanza dei siciliani invece esce fuori il nome di Gioacchino Albiolo (417 voti), per un totale quindi di 3.301 preferenze, cioè il 22 per cento. Dalla lista Partinico protagonista e democratica (che sosteneva come candidato a sindaco l’ex consigliere uscente Filippo Aiello) un seggio a Giovanni Provenzano, detto Livio (330 voti). Dalla lista Partinico Città d’Europa (che sosteneva il candidato Mauro Nicolosi) un seggio a Emiliano Puleo (410 voti) e infine il Movimento 5 Stelle (che sosteneva Gaetano Costanzo) con la neo consigliera Giusi Di Capo (217 voti).


Dalla stessa categoria

I più letti

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Bottiglie in plastica del latte che diventano dei colorati maialini-salvadanaio. Ricostruzioni di templi greci che danno nuova vita al cartone pressato di un rivestimento protettivo. Ma anche soluzioni originali di design, come una lampada composta da dischi di pvc, un grande orologio da parete in stile anni ’70 in polistirolo e due sedie perfettamente funzionanti […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]