Musei chiusi nei festivi, ecco il piano del Sadirs «Subito risorse straordinari contro emergenza»

Subito lo stanziamento di risorse per pagare gli straordinari dei custodi e garantire l’apertura dei musei siciliani il 25 aprile, il primo maggio e la prima domenica di maggio. Poi una serie di misure per scongiurare nuove emergenze soprattutto in estate e prolungare fino alle 18 l’apertura di musei che in genere chiudono alle 13. È il piano del sindacato Sadirs che ha mostrato massima collaborazione e disponibilità nel dialogo con l’assessorato ai Beni culturali per evitare disagi in un settore nevralgico dell’economia siciliana. 

Peppino Salerno e Giuseppe Di Paola, dirigenti sindacali del Sadirs, spiegano che «il patrimonio culturale deve essere quanto più fruibile ai tanti visitatori che arrivano nella nostra regione. È per questo motivo che abbiamo elaborato un piano di emergenza da sottoporre all’amministrazione dei Beni culturali, per superare l’emergenza nelle more che si provveda a rimpinguare le unità di personale mancanti per la fruizione e per la vigilanza, in tutto circa 600 unità. La strada della deroga al superamento dei festivi non è più percorribile, ed è per questo che bisogna affrontare la questione prevedendo un piano straordinario finanziato con le stesse risorse disponibili del dipartimento».

Ecco nel dettaglio cosa prevede il piano che ha già ricevuto un apprezzamento dall’assessorato. Intanto lo stanziamento di circa 100 mila euro per garantire subito nelle prossime festività l’apertura dei siti culturali in tutta l’Isola. Poi il reperimento di economie derivanti dalle indennità previste dal contratto ed estrapolate a monte, di tutela e vigilanza e dell’indennità di turnazione per un totale di 500 mila euro. Quindi l’estrapolazione a monte del Famp, del dipartimento Beni culturali di una somma da destinare all’emergenza per altri 500 mila euro.

Quindi progetti pari al 10 per cento del Famp delle strutture periferiche da destinare all’emergenza per circa 200 mila euro. Tale somma permetterebbe il pagamento di circa 12 mila turni festivi, scongiurando le chiusure prevedendo anche l’apertura domenicale fino alle ore 18 in quei siti che solitamente chiudono alle 13 al pubblico. «Questo progetto ‘emergenziale’ aperto a tutto il personale del dipartimento Beni culturali – spiega la segreteria regionale del Sadirs guidato da Fulvio Pantano – potrebbe essere gestito su base provinciale, allargando così facendo la platea dei partecipanti». 


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