Furto nella chiesa madre di Bagheria Razziato altare e rubati oggetti sacri

Razziata la chiesa madre di Bagheria, nel Palermitano. Nella notte, i ladri sono penetrati all’interno del luogo di culto forzando una porticina di via Milazzo, e dopo il colpo sono usciti da via Carà. Il furto è stato scoperto questa mattina da padre Giovanni La Mendola. La banda ha portato via 5 calici, 3 ostensori, alcuni pissidi e ampolle, tutti in argento, alcuni risalenti al 1700 e altri dell’inizio del 900. Rubato anche un televisore di 55 pollici che era stato donato al parroco dai ragazzi del gruppo scout nei mesi scorsi. 

Sono state anche forzate e svuotate le cassette per le offerte davanti alle statue sacre e l’altare principale.Una sola eccezione: la nicchia che contiene il simulacro di San Giuseppe. La statua è stata risparmiata. Alcuni degli arredi trafugati risalgono alla nascita della chiesa che risale all’inizio del 1700 ad opera del principe Giuseppe Branciforti, fondatore della prima villa nata a Bagheria nel 1658. Sul caso indagano i carabinieri. 

Solidarietà è stata espressa dal sindaco Patrizio Cinque: «Siamo vicini alla Parrocchia della Chiesa Madre e a Padre Giovanni. La comunità bagherese è forte e sana. Auspichiamo che il Governo metta fine alla sottrazione di risorse alle forze dell’ordine e che ottimizzi la spesa relativa al controllo dei territori. I furti accadono anche a Dubai e in Svizzera, quindi non dipende dalla qualità dei cittadini del territori. Le comunità da sole però non potranno farcela se il controllo dello Stato non verrà rafforzato».


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