Parco Cassarà, gara del Comune per le indagini ambientali M5s: «A distanza di 1300 giorni dalla sua chiusura, era ora»

Potrebbe essere la volta buona. O almeno si spera. Il Comune di Palermo ha lanciato oggi la «manifestazione di interesse con procedura negoziata per l’affidamento del servizio per l’esecuzione delle indagini ambientali preliminari nella sub area verde del parco urbano Ninni Cassarà». La scadenza per gli operatori economici che vorranno partecipare è fissata per il 27 aprile. Tramite un’indagine di mercato, insomma, il Comune intende verificare le condizioni migliori per affidare i carotaggi del parco Cassarà, capire lo stato di salute dello spazio verde sequestrato esattamente quattro anni fa (per la precisione il 16 aprile 2014) per la presenza di amianto e – se ci saranno le condizioni – rendere nuovamente fruibile l’unico rettangolo di verde tra corso Pisani e via Basile.

«Dopo quattro anni dalla chiusura io manco ci credevo più – chiosa la consigliera comunale del M5s Concetta Amella -. Proprio pochi giorni fa ho depositato la richiesta di avvio del bando di gara per l’individuazione della ditta deputata ad effettuare le analisi ambientali, che è stata firmata dall’intero consiglio, affinché l’assessore Marino si decidesse ad avviare la gara. Dopo anni di latitanza e pressapochismo da parte del Comune, finalmente questa mossa, era ora a distanza di 1300 giorni dalla sua chiusura. I risultati delle indagini dovranno poi essere inviati alla Regione, che avrà l’ultima parola. Resta il paradosso che col sequestro il giudice ha concesso ai dipendenti del Coime di mantenere la sede mentre ai cittadini comuni è stato impedito di accedere».

Nelle 60 pagine del capitolato diffuso online, viene descritta la procedura che verrà eseguita per «l’esecuzione di indagini geognostiche ed analisi ambientali» che serviranno a realizzare le «attività di perforazioni, il campionamento delle matrici ambientali, l’esecuzione delle analisi chimiche e lo smaltimento rifiuti». Le attività inizieranno entro 10 giorni dalla sottoscrizione del contratto di appalto, «fatti salvi i tempi necessari per l’ottenimento della autorizzazione alla rimozione temporanea dei sigilli», e dovranno comunque concludersi entro 90 giorni dalla data di consegna dei lavori. Il costo previsto delle operazioni è di di 161.449,66 euro (di cui circa 40mila a carico del Comune). 


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