Rosa, pari col Pescara scontenta Zamparini Saltano due elementi dello staff del Palermo

Nonostante il secondo posto in classifica, al Palermo non si possono proprio dormire sonni tranquilli. Sebbene Maurizio Zamparini, infatti, abbia rinnovato la fiducia nei confronti di mister Tedino, il patron friulano non sarebbe proprio contento delle ultime prestazioni dei rosanero e avrebbe così deciso di esonerare due elementi dello staff. Si tratta del match-analyst, Vincenzo Varrica, e del preparatore atletico Roberto Peressutti. Il pari col Pescara è stata soltanto la goccia che ha fatto traboccare il vaso, ma Zamparini stava meditando su questa decisione già da tempo.

Faccia a faccia anche con il tecnico Bruno Tedino e il direttore sportivo Aladino Valoti «per vedere – come riportato dal Giornale di Sicilia – cosa non va in questo momento, perché non è possibile che una squadra costruita per andare in serie A abbia questi problemi». Insomma, uno Zamparini per nulla contento che però non ha confermato la sua fama di mangia-allenatori. Tedino, però, è avvisato: bisogna cambiare in fretta il trend e centrare una delle prime due posizioni per ottenere il salto di categoria.

A prendere il posto di Varrica sarà Alcide Di Salvatore, che lo scorso anno era a Empoli con Martusciello, mentre già nei mesi scorsi era arrivato nello staff anche Claudio Bordon, per ricoprire il ruolo di capo preparatore atletico. Sarebbero state comunque alcune scelte del mister, infatti, a non aver convinto Zamparini. Ad esempio l’aver schierato contemporaneamente un La Gumina in forma e un Nestorovski in evidente periodo di appannamento, ma non solo e ad esempio anche le scelte che hanno visto Chochev e Aleesami titolari hanno fatto discutere. 

Di sicuro c’è che bisogna cambiare marcia, anche perché col Pescara la fortuna ha premiato i rosanero grazie al rigore parato da Pomini che ha salvato i suoi. «Non è stata una buona prestazione, quello che mi ha stupito è la mancanza di aggressività. Il Palermo sta buttando via la serie A da quattro, cinque o sei partite. Penso ai punti persi a Novara o a quelli persi in casa. Non possiamo sbagliare più nulla, se il Frosinone non avesse avuto un’involuzione non saremmo al secondo posto. Dobbiamo essere cattivi e uscire dalla crisi. Non ho condiviso alcune scelte tecniche, in campo servono giocatori rabbiosi».


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