Dal lavoro all’università, le promesse dei Caputo Tutto per un pugno di voti, ma c’era chi diceva No

Studenti, imprenditori, gente in attesa di un trasferimento, soprattutto disoccupati. Ancora una volta è il lavoro l’asse attorno al quale gira il sistema delle promesse in cambio di voti e ancora una volta protagonisti sono un politico e le fasce più fragili della società. Questo almeno secondo gli inquirenti che indagano su Salvino Caputo, ex parlamentare regionale di lungo corso ed ex sindaco di Monreale e commissario provinciale di Noi con Salvini, sul fratello Mario, candidato alle ultime elezioni regionali e su altre 18 persone. Sono almeno 12 i casi messi nero su bianco sulle carte dell’inchiesta della Procura di Termini Imerese: promesse su promesse che spesso si infrangevano una volta messo in cassaforte l’esito elettorale o che si rinnovavano per la vicinanza della tornata successiva. 

E tanti di questi casi si sarebbero verificati appunto nella cittadina termitana, uno dei luoghi in cui Caputo e i suoi capi elettori – così vengono chiamati quelli che si spendono per raccattare quanti più voti possibili al candidato – si sono rivelati particolarmente attivi prima in favore dreato di attentato contro i diritti politici del cittadino, entrambi candidati al Consiglio comunale ed entrambi a sostegno del futuro sindaco Francesco Giunta, poi per la candidatura di Mario Caputo – sulla scheda «detto Salvino» – fratello dell’ex sindaco di Monreale. E tra questi capi elettori c’è anche Benito Vercio, anche lui colpito da misura cautelare ieri mattina. Sempre secondo quanto appurato dai carabinieri, i Caputo insieme alla candidata consigliera e allo stesso Vercio, per citare uno dei casi, avrebbero promesso a una coppia di coniugi un posto di lavoro in un supermercato per l’uomo, il rinnovo del contratto di lavoro a tempo determinato del genero dei due, anche lui in un supermercato e l’interessamento per l’iscrizione alla facoltà rumena di medicina di Enna per una delle figlie della coppia e per l’iscrizione a un corso di operatore socio sanitario di un’altra donna della famiglia. Il prezzo? Cinquanta voti. Cinquanta «secchi».

E le assunzioni nei supermercati pare fossero merce ricercata e molto offerta all’interno del presunto sistema Caputo. In particolare nella catena di proprietà di un altro termitano, che però di fronte all’offerta di un aiuto per ottenere le carte necessarie ad aprire un nuovo punto vendita a Monreale in cambio di voti, per Giunta prima e Caputo poi, si sarebbe tirato indietro rifiutando. Poi c’è la figlia di un uomo impegnato a portare in dote più voti possibili in cambio di un’intercessione perché lei entrasse alla facoltà di scienze infermieristiche. La stessa ragazza, poco prima di eseguire il test d’ammissione, avrebbe chiamato Salvino Caputo per metterlo a conoscenza del codice segreto di identificazione ricevendo, come avrebbe detto la stessa, in cambio rassicurazioni. 

Ci sono quelli in cerca di un trasferimento: uno da una filiale all’altra della banca per cui lavora, un altro da un ufficio all’altro dell’asp. Uno vorrebbe essere assunto alla Mondialpol e fare il metronotte, un altro ancora avrebbe chiesto lavoro, sì, ma per la cognata. Ma il caso che di più fa da cartina tornasole al presunto sistema è quello di due ragazzi, fidanzati, entrambi disposti a vendere i propri voti in cambio un lavoro, uno qualsiasi per tutti e due, purché con una paga superiore ai 300 euro al mese. Dei due fidanzati lei avrebbe dovuto essere chiamata a breve per un colloquio, mentre anche a lui sarebbe dovuto toccare lo stesso destino, ma solo dopo la laurea.


Dalla stessa categoria

I più letti

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Bottiglie in plastica del latte che diventano dei colorati maialini-salvadanaio. Ricostruzioni di templi greci che danno nuova vita al cartone pressato di un rivestimento protettivo. Ma anche soluzioni originali di design, come una lampada composta da dischi di pvc, un grande orologio da parete in stile anni ’70 in polistirolo e due sedie perfettamente funzionanti […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]