Il centro storico ora diventa un cantiere a cielo aperto Disagi dei commercianti: «Garantiscano il parcheggio»

«So soltanto che finora l’abbiamo presa in quel posto, con questi cantieri cominceremo a sentirne l’effetto». Il signor Franco è il gestore della Caffetteria Esedra, in via Roma. Ieri mattina ha aperto, come ogni giorno, il proprio esercizio commerciale e ha trovato una novità – anche se prevista: le recinzioni di fronte la propria attività commerciale, a delimitare i lavori per il collettore fognario in via Roma. L’area interdetta al traffico va dall’incrocio con via Cavour a via Guardione; già in via Bentivegna le auto, seppure su una sola corsia, possono riprendere il proprio percorso.

Ma non è il solo cantiere previsto. In via Amari proseguono i lavori per i cantieri dell’anello ferroviario: dopo lo smantellamento delle recinzioni nell’area 4, dal 9 aprile verrà chiusa la porzione di via Amari compresa tra 20 metri sotto l’incrocio con via Principe di Scordia e l’incrocio con via Roma (escluso). L’ordinanza n°363 del 30 marzo, rilasciata dall’ufficio traffico, autorizza la Tecnis ad occupare l’area 5 fino al 21 dicembre. Sempre se, come già avvenuto, non intervenga nel frattempo la necessità di altre proroghe. Mentre piazza Castelnuovo resta chiusa, con via Dante che da circa due mesi prevede il doppio senso di marcia. Restano poi gli storici cantieri di viale Lazio.

Insomma: per la viabilità palermitana si prevedono mesi di fuoco. Se ne è avuta già una parziale prova nella giornata di ieri. All’indomani della Pasquetta gli automobilisti hanno dovuto fare i conti, all’incrocio tra via Roma e via Cavour, con la presenza dei new jersey – i blocchi di cemento coi quali i palermitani stanno sempre più familiarizzando, visto che diventano sempre più numerosi, tanti da abbellirli quasi tutti con opere di street art. Secondo l’ordinanza n°328 del 23 marzo i lavori dureranno fino al 3 luglio: si tratta della prima fase (della durata di tre mesi) utile allo spostamento delle sottoreti, in modo da far spazio ai pozzi di ingresso e di uscita del microtunnel della conduttura fognaria del potenziamento del sistema fognario Cala, il maxi cantiere portato avanti dalla società consortile La Cala srl (costituita dall’associazione temporanea di imprese Tecnis-Sikelia) che serve a convogliare le acque reflue dal porto industriale nel collettore sud-orientale. 

Ma tra i commercianti intrappolati dai cantieri serpeggia l’incertezza. «Non ci stiamo capendo nulla – dice il signor Franco -. L’ordinanza del Comune indica fino all’estate, il Giornale di Sicilia di ieri scriveva che i lavori dureranno fino a settembre, la polizia municipale oggi ci indicava un arco temporale lungo fino a ottobre». Accanto alla Caffetteria Esendra c’è poi un negozio di ferramenta, il cui giovane titolare appare sconsolato. «Cchiu scuru i mezzanotti un po fari – ripete -. Chiederò il dimezzamento dell’affitto al titolare del locale, così non si può lavorare». Tra i più attivi commercianti c’è Francesco Raffa,titolare di Ceramiche Tre Erre, anche lui coinvolto dai nuovi cantieri e che nel frattempo continua a battersi su quello che definisce tranello ferroviario. 

«Questa ordinanza ha come positiva novità il fatto che consentirà una zona per la sosta, nel tratto dopo le strisce pedonali – dice Raffa. Ho fatto presente che la sosta in ogni caso dovrà essere provvisoria, e si dovrebbe indicare esplicitamente, altrimenti il rischio è che qui domani qualcuno lasci l’auto per tre mesi. E poi bisogna indicare meglio la possibilità del parcheggio a ridosso del cantiere, deve essere garantito a noi commercianti direttamente interessati così almeno ci consentono di respirare dal punto di vista economico, permettendo ai clienti di poter fare i propri acquisti».

La fitta rete dei cantieri in centro prevede tutta una serie di deviazioni e nuovi percorsi che non sempre si rivelano agevoli. E già da ieri numerosi agenti della polizia municipale hanno presidiato i punti più caldi, proprio per aiutare gli automobilisti a metabolizzare i nuovi ostacoli e la nuova segnaletica. «I disagi veri saranno per i primi giorni, giusto il tempo che i palermitani si abituino. È tutto lavoro per noi» sorride un agente. Chi arriva in via Roma dalla stazione, all’incrocio con via Cavour ha due possibilità: o scende verso piazza XIII Vittime o sale fino a via Villaermosa, percorrendo la parallela fino a reimmettersi in via Roma già all’altezza di via Bentivegna. 

C’è da prevedere che ciò comporterà disagi per i residenti di quella via. Gli autobus invece si reinseriscono in via Roma a partire da via Mariano Stabile. Il problema però, visto e vissuto già dalla giornata di ieri all’esordio dei nuovi percorsi, sta anche nell’indisciplina degli automobilisti. Specie il 101 e il 102 – i mezzi pubblici che più di frequente percorrono via Roma – hanno difficoltà a svoltare in via Cavour perché sono poche le auto che rispettano la linea dello stop. Col risultato che le manovre si fanno difficili e più lente mentre il traffico aumenta. 


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