Perugia-Palermo, Cappioli punta sui rosa «Gara difficile ma la vittoria è alla portata»

Nestorovski, Coronado a corrente alternata e pochi altri. Nella rosa del Palermo, obiettivamente, si contano sulle dita di una mano i giocatori che sono in grado realmente di ‘determinare’. In grado, cioè, di decidere da soli e con una giocata vincente l’esito di una partita. Dote comune in casa rosanero a diversi big del recente passato ma anche dell’ultima parte dell’era pre-Zamparini. Un esempio? Massimiliano Cappioli, centrocampista offensivo classe 1968 che sapeva lasciare il segno sia in campo in qualità di perfetto collante tra mediana e fronte d’attacco sia all’interno dello spogliatoio in virtù di una leadership riconosciuta dai compagni. Nel 1999/2000 Max ha vestito la maglia del Perugia realizzando due reti in tredici presenze e nella stagione successiva, con la fascia di capitano al braccio, è stato uno dei protagonisti della promozione dei rosanero dalla C1 alla B.

Ecco perché, anche se le due esperienze fanno parte di un passato ormai lontano, la gara in programma questo pomeriggio allo stadio Curi non potrà lasciarlo indifferente dal punto di vista emotivo. Sarà un banco di prova importante per gli uomini di Tedino chiamati ad invertire il trend negativo dopo due sconfitte di fila: «Con la tranquillità e soprattutto con il lavoro una squadra può superare un momento complicato – ha sottolineato Cappioli ai microfoni di Meridionews – il Palermo ha i mezzi per risalire la china ma oggi sarà alle prese con una partita difficile contro un Perugia che sta bene e che la scorsa settimana ha pareggiato a Parma dopo essere passato in vantaggio. Un giudizio sui rosanero? All’inizio c’era tanto scetticismo intorno ad una squadra che sembrava dovesse lottare nei bassifondi della classifica e invece credo che, al netto di questo momento delicato dovuto forse ad una flessione sul piano fisico, l’allenatore stia facendo un buon lavoro. Empoli e Frosinone allo stato attuale hanno probabilmente qualcosa in più ma non bisogna dimenticare che qualche settimana fa il Palermo era meritatamente in vetta».

L’ex numero 10 romano indica ai rosa la strada da seguire: «Per compiere il salto di qualità il Palermo deve sfruttare il fattore casalingo. Conosco l’energia dello stadio palermitano. Un impianto bellissimo e che mette timore all’avversario». Quando Cappioli giocava nel Palermo, squadra in cui ha militato dal 2000 al 2002 con un score di 57 presenze e 16 gol in due campionati (uno di C e uno tra i cadetti), il Barbera davvero incuteva paura. Uno stadio stracolmo che, soprattutto nell’anno della promozione in B, Max fece esplodere più di una volta. Nella galleria dei ricordi occupano un posto speciale la doppietta nel derby vinto 5-1 con il Catania, l’acuto vincente nell’altro derby, quello con il Messina, perso 2-1 o il gol-vittoria allo scadere nella sfida contro il Savoia (1-0). «Ammetto che inizialmente è stato uno shock passare da uno stadio con 50-60 mila tifosi (l’Olimpico di Roma sponda giallorossa, ndr) a 3-4 mila spettatori ma, gradualmente e con i risultati, riuscimmo a conquistare la gente. Sono convinto che se fossi arrivato a Palermo all’inizio della carriera sarei stato tanti anni e mi sarei tolto diverse soddisfazioni nella massima serie. Ho vissuto un’esperienza bellissima così come stupenda è stata anche la parentesi di Perugia. Arrivai a gennaio e ci salvammo centrando l’obiettivo che ci eravamo prefissati. Io, in ogni caso, in tutti i posti in cui sono stato mi sono trovato sempre bene». Chiosa finale sulla gara odierna: «Contro il Perugia non sarà facile per il Palermo ma i rosanero sono più forti e hanno le carte in regola per conquistare l’intera posta in palio».


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