Suolo pubblico, dialogo tra associazioni di categoria e Comune «Si va verso documento unico con le istanze degli esercenti»

Una situazione che ormai sta diventando difficilmente sostenibile per chi ha un’attività in città. Dopo che è scaduto il regolamento sulla concessione del suolo pubblico molti pub, bar e ristoranti rischiano di trovarsi non a norma e quindi esposti a controlli e multe. Ma il dialogo tra le associazioni di categoria e l’amministrazione resta aperto. Ieri si è tenuto un incontro in Commissione Affari istituzionali del Comune al quale ha preso parte anche Confcommercio attraverso i suoi rappresentanti: la presidente Patrizia Di Dio e Antonio Cottone presidente dell’Associazione pubblici esercizi di Confcommercio Palermo (Ape). 

«Una riunione fattiva – spiega Cottone – nel senso che anche da parte dell’amministrazione comunale abbiamo riscontrato una disponibilità a risolvere il problema. Alla prima seduta consiliare utile, forse anche oggi, l’ipotesi più probabile è che si vada verso una proroga del regolamento fino a marzo. In questi due mesi che ci separano da quella data però dobbiamo attivarci per cercare di portare avanti le istanze della città».

Cottone, titolare fra l’altro de La Braciera,  spiega che in qualità di associazione che rappresenta gli esercizi commerciali sta cercando di portare avanti le loro richieste anche attraverso una riunione indetta domani mattina  alla quale sono invitati tutti i pubblici esercizi anche non associati a Confcommercio. «Si tratta di ascoltare chi vive e lavora nel territorio e buttare giù delle proposte di riforma per un nuovo testo, che possono essere anche di modifica del vecchio regolamento se lo si vuole prendere come base di partenza».

In particolare tra gli argomenti al centro del dibattito c’è quello dell’orario di permanenza delle strutture esterne: «Non è possibile continuare ad andare avanti con due persone che devono montare entro le 8 e smontare entro l’una le pedane o i dehor». Ovviamente questo fatto «compatibilmente con il rispetto delle regole, garantendo la viabilità e i bisogni e le riserve dei cittadini – aggiunge Cottone -perché è chiaro che puntiamo tutti al quieto vivere». Un altro problema riguarda la richiesta di differenziare le sanzioni per eventuali trasgressioni in base alla gravità dell’infrazione commessa: «È impensabile che chi è totalmente abusivo -afferma –  ovvero che non ha realmente uno straccio di documentazione presentata sia trattato alla stregua di chi magari ha l’autorizzazione per venti metri quadrati e sfora di un metro quadrato, o di due, o di cinque. Allo stato attuale è così e non va bene perché sussiste una concorrenza sleale. Se vieni sanzionato più di una volta e poi ti chiudono il locale. Il danno viene fatto sia a me che a tutti i dipendenti per quei cinque giorni. Ma anche a tutto l’indotto, ai miei fornitori. Vorremmo che anche questo aspetto venisse regolamentato diversamente, studiando soluzioni alternative».

Dopo la riunione con la base e raccolte le istanze il passo successivo che Cottone individua è «un tavolo con le altre associazioni rappresentanti di categoria  come Confartigianato e Confesercenti, Confimpresa e fare un documento unitario e continuare il dialogo del Comune che ha comunque dato la piena disponibilità al confronto». Il Comune si è detto anche disponibile ad ulteriori incontri «per definire le nostre richieste e ci aspettiamo che in tempi brevi possa essere varato dal Consiglio comunale questo regolamento in modo da risolvere definitivamente la questione che resta aperta ormai da troppo tempo. Sicuramente la questione sarà affrontata anche dalla Commissione Attività produttive che incontreremo nei prossimi giorni». 

«La proroga sui Dehors è senza dubbio un atto di responsabilità affinché non vengano danneggiate per intero le attività commerciali», ha affermato nel primo pomeriggio il capogruppo del Partito Democratico al Comune di Palermo, Dario Chinnici. «L’atto che adotteremo in Aula – afferma Chinnici – consentirà gli uffici competenti a trovare una soluzione per un regolamento definitivo e condiviso con le associazioni di categorie. Abbiamo l’obiettivo sia di non arrecare disagio ai locali commerciali sia quello di dare regole certe affinché gli imprenditori palermitani possano svolgere la loro attività in modo sereno nel rispetto della legge».


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