Bellolampo, Orlando querela Tg2 e Legambiente «Dati vecchi». Zanna: «Non è cambiato molto»

Ha fatto infuriare sia Orlando che la Rap il servizio di ieri sera trasmesso dal Tg2 in merito alla situazione dei rifiuti a Palermo. All’interno di un più ampio speciale sulla gestione dell’immondizia in Italia, il telegiornale pubblico ha dedicato una puntata alle più note vicende della discarica Bellolampo e alla munnizza che, specie nelle periferie, fa ancora cattiva mostra di se in città. Tanto che il sindaco Leoluca Orlando ha annunciato di aver già dato mandato di presentare una formale querela, oltre che una segnalazione all’Ordine dei giornalisti. A suo dire i dati sono «vecchi di anni», mentre il servizio riporta «statistiche del tutto infondate» e si è concentrato sul «presunto irregolare conferimento in discarica della frazione umida, e, soprattutto, circa la “presenza di ditte opache” nella gestione dei rifiuti connessi alla discarica di Bellolampo».

Probabilmente al Comune e all’azienda municipalizzata non è andato giù di non essere stati interpellati in merito alla gestione dell’«unica discarica pubblica a norma della Sicilia» che, come ricordano l’assessore all’Ambiente Sergio Marino e il presidente di Rap Sergio Vizzini, «è dotata di un impianto TMB all’avanguardia che separa il rifiuto secco dall’umido, quest’ultimo avviato a biostabilizzazione». «La querela sarà presentata – informa ancora il primo cittadino – oltre che contro il giornalista autore del servizio e la direzione del telegiornale, contro il presidente di Legambiente Sicilia, Gianfranco Zanna, salvo suo eventuale pubblico chiarimento». 

A Meridionews lo stesso Zanna prova a spiegare le proprie ragioni. «Quando ho parlato di presenza di ditte opache io non mi riferivo a Bellolampo, è stato il taglio del servizio a far presumere ciò -. E’ vero comunque che nelle pieghe di incertezze e di confusione del governo Crocetta, in questi anni diversi Comuni siciliani si sono dovuti arrangiare: facendo appalti nuovi e rapidi, rinnovandoli tacitamente. E qui si sono inserite le ditte opache. Ma non lo dico io, lo dicono le operazioni della magistratura come quella avvenuta lo scorso novembre nel catanese». 

Sul tema il presidente di Legambiente annuncia di aver preparato una conferenza stampa, che si terrà martedì all’Ars. E se l’equivoco sembra chiarito per un verso, per un altro Zanna continua a essere critico. «Vero è poi che i dati non erano aggiornati: Palermo non è l’ultima città per quanto riguarda la raccolta differenziata ma è la penultima, la raccolta non è al 7 ma al 10 per cento (secondo gli ultimi dati disponibili al 13,62 per cento ..nda), ma non mi sembra che cambi molto».


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