Capodanno, via i riferimenti a capitale Cultura Aperte le prime buste, già escluse due proposte

Doveva essere il Capodanno delle Culture e invece, a causa di una parte che si prestava eccessivamente all’interpretazione, proprio questa parte dell’avviso è saltata per decisione della commissione, che darà a tutte le proposte lo stesso punteggio – zero – sui venti punti inerenti alla «Notorietà e rappresentatività del tema di Capitale italiana della cultura dell’artista principale presente nel progetto». «La commissione – dice in seduta pubblica il presidente Filippo Guttuso – nella sua autonomia giudicante, non capisce» un vuoto reso insormontabile dal fatto che i membri nominati per giudicare i progetti non hanno avuto nessun ruolo nella stesura dell’avviso. 

«Abbiamo convocato il firmatario del documento – spiega ancora Guttuso – ma non abbiamo ricevuto alcuna risposta. E stessa cosa è successa con il segretario generale». Troppo larghe le maglie della discrezionalità prevista dai punti, che non forniscono ai giudicanti dei canoni ben precisi in base ai quali potere valutare le proposte sotto l’occhio della rappresentatività culturale dell’artista. Il primo atto pubblico della commissione è stato poi quello di aprire le buste e controllare che contenessero gli ulteriori tre plichi: A, B e C, contenenti la documentazione richiesta, nel primo caso, la proposta artistica e infine la richiesta economica. In questo caso tutti e dieci i concorrenti hanno superato la prova. Lo stesso non si può dire del secondo step, l’apertura della busta A, che ha decretato l’esclusione delle prime due agenzie: la Avm, per una inadempienza alle prescrizioni del regolamento e la Le Chansonnier, nella cui busta mancava un documento. La commissione adesso dovrà esaminare le documentazioni, dopodiché si procederà con l’apertura delle altre proposte. E infine si saprà chi si sarà aggiudicato il Capodanno. 


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