Il ritratto di donna Franca rientra in città «È stato un atto d’amore per Palermo»

Sono i marchesi Marida e Annibale Berlingieri i nuovi proprietari del ritratto di donna Franca Florio dipinto da Giovanni Boldini nel 1924. L’opera sarà esposta a Palazzo Mazzarino in via Maqueda, una delle dimore dei Berlingieri, e sarà protagonista di un grande evento pubblico in città, dove resterà. A rivelarlo è un articolo pubblicato dal Gattopardo e firmato da Laura Anello, direttore del magazine. Il dipinto sarà in città dopo essere stato esposto alla reggia di Venaria. 

«No all’ennesimo scippo, Donna Franca torni a casa» era stato uno degli appelli lanciati da numerosi cittadini che avevano avviato anche una raccolta fondi che aveva raggiunto 5000 euro, Troppo poco per un’opera la cui base d’asta era di 750mila. «Opera alla fine aggiudicata per un milione e 133mila euro, cifra che i marchesi non rivelano ma che è nota da tempo», scrive Laura Anello. «Donna Franca potrà continuare ad essere ammirata dal pubblico, anche se con qualche accortezza – si legge nell’intervista su Gattopardo – a contendere l’acquisto è stata una coppia di collezionisti inglesi che comunque avrebbe dovuto tenere il quadro in Italia nel rispetto del vincolo di tutela che ne proibisce l’esportazione. I marchesi escono solo ora allo scoperto perché è da poco scaduta la clausola che, anche dopo l’aggiudicazione avvenuta a maggio, consentiva a un ente pubblico di esercitare il diritto di prelazione con un’ulteriore offerta del 10 per cento». 

Quando il dipinto fu completato, la famiglia Florio non era più in grado di comprarlo, per questo Boldini lo vendette nel 1927 al barone Rotschild che lo portò con sé in America. Riapparve nel 1995 in vendita da Christie’s, poi 10 anni dopo ritornò a Villa Igiea, acquistato da Francesco Bellavista Caltagirone per 800mila euro, ma di nuovo sottratto per il suo fallimento finanziario. Definita da D’Annunzio l’Unica, donna Franca tornerà ora nel capoluogo, con le sue perle lunghe quante le scappatelle del marito, traditore sì ma geloso al punto da chiedere al pittore di rivedere il quadro restituendo una versione meno osè per i tempi. «Lo ha voluto mia moglie – ha dichiarato il marchese Annibale Berlingieri, la coppia è tra i maggiori collezionisti di arte contemporanea d’Europa – ma mi sono convinto subito, è stato un atto d’amore per Palermo».


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