Palermo più forte anche dell’emergenza Rosa super in trasferta, Bari in ginocchio

Palermo superiore a tutti e a tutto. È il messaggio, in allegato al 3-0 con cui si sono imposti a Bari, spedito dai rosanero al campionato di serie B. La netta e convincente vittoria ottenuta al San Nicola, stadio in cui il Palermo non conquistava l’intera posta in palio dal novembre 2002, è un grande segnale di forza che la formazione di Tedino manda alle dirette concorrenti. La squadra, che ha ancora margini di miglioramento, è più forte di tutti perché lo dice la classifica impreziosita dal nuovo primato solitario a quota 32 punti. Ed è più forte di tutto, da intendere come l’insieme di interferenze esterne (assenze per squalifiche o infortuni ma anche le vicende giudiziarie del club) che avrebbero potuto condizionare lo studio e la preparazione di una gara importante e delicata: espugnare un campo difficile come quello dei pugliesi (difficile anche in senso letterale alla luce delle pessime condizioni di un terreno di gioco piuttosto sabbioso) con tutte le defezioni con cui ha dovuto fare i conti lo staff tecnico non era un esercizio facile. E invece l’esame è stato superato brillantemente. Un test di maturità sia per l’emergenza che ha scandito la marcia di avvicinamento alla partita (i rosa, privi di Chochev, Jajalo e Murawski, hanno giocato senza i centrocampisti titolari e in avanti non hanno potuto fare affidamento su un bomber letale come Nestorovski) sia per la caratura dell’avversario. Temibile soprattutto per la qualità e la varietà di opzioni sul fronte offensivo ma ridimensionato dalla prova autoritaria di un Palermo compatto, sempre sul pezzo e consapevole dei propri mezzi.

Se in una squadra i giocatori meno impiegati e costretti per ragioni tecniche a stare dietro le quinte rispondono in maniera efficace nel momento in cui vengono chiamati in causa significa che la strada imboccata (con la serie A come destinazione finale) è quella giusta. Funziona anche l’altro Palermo, quello che gravita intorno agli effettivi che finora hanno avuto maggiore visibilità. Dawidowicz, che non è un titolare fisso e che sabato scorso ha agito in difesa nel match casalingo contro il Venezia, ha confermato la propria versatilità dando sostanza ed equilibrio nel ruolo di centrocampista centrale. E l’eterno incompiuto Trajkovski, autore al 69′ del momentaneo 2-0 con un bel tiro di destro sotto la traversa sugli sviluppi di un break alimentato da La Gumina (entrato al 26’ del primo tempo al posto di Embalo costretto a lasciare il campo e portato successivamente in ospedale per effettuare dei controlli in seguito ad un colpo alla testa rimediato in uno scontro aereo con Busellato), ha dato una certa continuità agli input positivi inviati nella gara contro il Venezia dimostrando a se stesso e ai compagni che con il giusto atteggiamento può essere un giocatore utile alla causa rosanero.

Ancora una volta, in ogni caso, è stato il collettivo a fare la differenza. Un collettivo, valorizzato dalla presenza di individualità di spicco come Coronado che ha suggellato con uno splendido gol dalla distanza un’ottima prestazione in qualità di mezzala sinistra e Rispoli che al 17′ della ripresa ha avuto il merito con la rete dell’1-0 di spostare dalla parte dei rosa l’inerzia di una partita fino a quel momento equilibrata e avara di emozioni, che si è ricompattato nelle difficoltà e che non ha lasciato scampo ad un Bari mai pericoloso dalle parti di Posavec. La conclusione insidiosa dell’ex di turno Brienza deviata in angolo dal portiere croato sul risultato di 0-1 è stata, di fatto, l’unica vera occasione da gol creata dai padroni di casa in tutta la partita. La formazione di Grosso, che aveva vinto gli ultimi sette incontri tra le mura amiche, era in giornata no e ha giocato costantemente sotto ritmo ma il bassissimo indice di pericolosità dei biancorossi è riconducibile, soprattutto, all’efficienza del piano d’azione delineato e applicato alla perfezione dall’undici di Tedino. Una squadra premiata oggi per la padronanza con la quale ha letto e interpretato i vari momenti del match contro una diretta concorrente e che sta creando in trasferta (quella odierna è la terza vittoria di fila fuori casa, la quarta nelle ultime cinque gare disputate lontano dal Barbera) le condizioni necessarie per dare lo slancio decisivo al proprio cammino.


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