Le Neje, la parodia alla palermitana del programma tv  «Forse il paradosso sveglia la gente più della cronaca»

«Avete presente Le Iene? Scordatele. Noi siamo Le Neje, e siamo bravissimi a farlo». Tancredi Bua e Luca La Piana da un anno e mezzo si divertono così: inventano e girano video sullo stile del celebre programma Mediaset, ma in versione palermitana e con un paradosso di fondo che permea ogni servizio. Giornalista il primo (per il Giornale di Sicilia e Radio Time) e videomaker il secondo (per Tvm Palermo), Tancredi e Luca hanno oltre 1600 fan sulla propria pagina Facebook che li seguono in maniera appassionata. L’ultimo video caricato ironizza su una delle categorie più bistrattate d’Italia: i giornalisti, appunto, che possono vantare paghe da fame e continue delegittimazioni del mestiere. 

Le Neje ci scherzano su: col direttore del Fatto Quotidiano Marco Travaglio che diventa un fantomatico Manco Travagghio o il direttore del tg La7 Enrico Mentana che viene personificato da un illuminato Enrico Mentolo, capace addirittura di pagare un singolo articolo dai 30 ai 50 euro – come previsto dai contratti nazionali, ma come troppo spesso non viene fatto. E Le Neje, invece di incensarlo, se la prendono con lui perché «scrivere non può essere considerato un lavoro». Un mondo alla rovescia, insomma.  «Abbiamo puntato su ciò che dovrebbe essere normale e invece viene scambiato per straordinarietà – racconta Tancredi, in arte Paco De Cigar -. Noi denunciamo cose sotto gli occhi di tutti, come per esempio il caso Weinstein. Facciamo dei video cazzoni, certamente, ma allo stesso tempo segnaliamo ciò che dovrebbe cambiare. Forse il paradosso sveglia più della cronaca». 

Se le Le Iene portano bene, allora Le Neje portano attasso. O no?  «Di sicuro noi ci divertiamo, e ci mettiamo il nostro amore per il demenziale» risponde Luca, in arte Cristobal Montevideo. Lo si nota anche dalla precisione con la quale lo stile del programma tv viene parodiato: inquadrature sghembe, interviste strappate davanti l’uscio di casa, citazioni musicali. E viene da chiedersi se i video di Tancredi e Luca siano un omaggio o anche una sorta di irriverente presa in giro del loro misto di informazione e spettacolo, di denuncia e satira, di cazzeggio e impegno sociale. 

«A volte i loro servizi appaiono costruiti – dice ancora Luca -. Ci sono servizi in cui la telecamera nascosta si vede benissimo, e ti chiedi com’è che l’altro non la noti. Hanno fatto delle cose che funzionano, come il pezzo sul suicidio di David Rossi della Montepaschi di Siena che è molto bello, e hanno preso autentiche cantonate come il caso Stamina o la storia dei produttori porcelloni (su cui anche noi ironizziamo)». Allo stesso modo Tancredi mantiene uno sguardo critico: «Anche se con un linguaggio artefatto, devo dire che hanno comunque cambiato la percezione delle notizie e il modo di approcciarsi ad esse. Di certo hanno tante lacune e non si tratta di un’inchiesta giornalistica». Da qui, dunque, nasce l’intento della presa in giro, perché «la risata è il mezzo migliore per arrivare». Il primo video arriva nel 2016, ed è incentrato su un «sedicente mago» che in realtà è un semplice dottore che prescrive farmaci e viene incalzato proprio perché invece, a dire de Le Neje, dovrebbe dedicarsi a talismani ed amuleti come fanno tutti. Nei video successivi, poi, la chiave palermitana viene ulteriormente rafforzata

«Ormai per noi è diventata una necessità – spiega Tancredi – cerchiamo di generalizzare ed esorcizziamo così quello che ci disturba. Faccio un esempio: una volta ero in centro storico e ho incredibilmente trovato parcheggio. Già questa è una notizia. Ma poi arriva il parcheggiatore abusivo che mi invita a mettere meglio l’auto, perché così lui può farci entrare due vetture e dunque chiedere due volte i soldi. Ecco, invece di arrabbiarmi ho preferito farci un video. Per cambiare qualcosa, almeno nella percezione». E mentre Luca anticipa che «stiamo lavorando a un nuovo servizio sul Capodanno, e col nostro stile paradossale vorremmo attaccare l’unico commerciante che non paga il pizzo», i due ideatori de Le Neje ci tengono a ringraziare i collaboratori e attori, spesso improvvisati, che li supportano: Giovanni Villino, Mario Caminica, Dario Primiero, Alex Armao. 


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