Si è insediata la commissione per le nuove linee del tram Nove le proposte progettuali, a gennaio passano in cinque

Si è insediata stamattina, durante la prima seduta pubblica all’ex Noviziato dei Crociferi a Palermo, la commissione che avrà il compito di esaminare le proposte progettuali del concorso internazionale per realizzare le nuove linee del tram, la circonvallazione-Orleans, la Stazione Centrale-De Gasperi e la Notarbartolo-Libertà. Sono nove le proposte presentate al Comune di Palermo tramite la piattaforma Concorrimi grazie ad una convenzione con l’Ordine degli architetti di Milano. «Ce ne aspettavamo quattro o cinque, siamo andati oltre le previsioni», commenta l’assessore alle Infrastrutture Emilio Arcuri, che ha partecipato all’insediamento della commissione insieme al sindaco Leoluca Orlando, al rettore Fabrizio Micari e ai presidenti degli ordini provinciali degli Ingegneri, Vincenzo Di Dio, e degli Architetti, Franco Miceli.

La selezione si svilupperà in due fasi. La prima fase è un concorso di idee per presentare una sorta di progetto di fattibilità con una relazione di massima, un cronoprogramma, un conto economico e realistiche riproduzioni fotografiche di stazioni e binari. Il 22 gennaio saranno comunicate le cinque proposte ammesse alla seconda fase, quella della progettazione vera e propria. Al vincitore, che sarà annunciato a fine aprile, un premio di 100mila euro e l’opzione per progettare anche le altre tre linee in programma tramite procedura negoziata. Questo, infatti, è solo il primo stralcio (da quasi 200 milioni) di un più ampio progetto (di oltre 650 milioni) che porterà i binari fino a Bonagia, Mondello e Sferracavallo. Al momento, però, ci sono risorse solo per la prima tranche grazie al Patto per Palermo «ma in prospettiva ci riserviamo, se ci fosse la disponibilità finanziaria, di procedere anche con le altre linee – dice Orlando -. Seguiamo la cura del ferro indicata dal ministro Delrio, in superficie con il tram e in via sotterranea con il passante e l’anello. L’appalto delle nuove linee del tram a gennaio 2019». Al secondo classificato andranno 50mila euro, 30mila al terzo, un rimborso spese di 20mila euro agli altri due concorrenti. 

La commissione sarà presieduta dall’ex capo area tecnica di Infrastrutture Mario Li Castri e composta dall’ingegnere Renato Lamberti, dal commercialista Alessandro Solidoro, dall’ingegnere Agostino Cappelli e dall’ingegnere Stefano Ricci, membro supplente subentrato dopo la rinuncia dell’architetto Mario Cucinella. Il Rup è l’ingegnere Marco Ciralli. Le nove proposte hanno passato in blocco un primo esame della documentazione, avvenuto stamattina nel più rigido anonimato: la piattaforma Concorrimi ha assegnato un codice ad ogni elaborato e né i concorrenti conoscono il proprio codice né i commissari sanno chi si cela dietro ogni combinazione alfanumerica. La prossima settimana toccherà alle commissioni per i due poli scolastici a nord e sud della città e per la greenway Palermo-Monreale, mentre dovrebbe uscire a breve (e la relativa commissione si insedierà a gennaio) il bando per l’illuminazione artistica della città, sempre con fondi del Patto firmato col governo Renzi.

Orlando ribadisce ancora una volta concetti a lui cari, «di una Palermo città mediorientale che coniuga innovazione e mobilità, wi-fi e tram. Quando l’anello e il passante saranno completati avremo una metropolitana a tutti gli effetti» e poi annuncia di «aver già ricevuto una disponibilità di massima dalle Ferrovie e dal Ministero per assegnarci l’intera gestione delle linee sotterranee urbane». Un discorso che si porterà avanti col prossimo governo nazionale. La prospettiva che in futuro Palazzo delle Aquile possa gestire in proprio anello e passante non esclude che si possa tentare nuovamente la strada del biglietto unico integrato, finora apparso come una chimera a chi utilizza quotidianamente i mezzi pubblici. Di certo non sarà questione di poche settimane perché Comune e Trenitalia proprio non riescono a trovare un accordo sui proventi. Arcuri allarga le braccia: «Ne discuteremo col nuovo governo».

Per il numero uno degli architetti Miceli «il tram introduce elementi di innovazione e sarebbe bene estendere il processo di partecipazione che ha caratterizzato la stesura del bando anche agli altri processi di mobilità». «Siamo pronti a dare il nostro contributo, potete contare sul nostro sostegno», assicura il presidente degli ingegneri Di Dio, con toni che si smarcano in maniera netta dal suo predecessore Giovanni Margiotta, che qualche tempo fa a Meridionews aveva bollato il tram come «obsoleto e dagli effetti nefasti» ed era stato critico anche sul passaggio dei binari in centro.

«L’università muove ogni giorno 50mila persone – è il commento di Micari – e il tram a Orleans permetterà la trasformazione di Viale delle Scienze in isola pedonale, magari facendo circolare all’interno solo alcune navette elettriche. Che Viale delle Scienze sia nella mappa del nuovo tram è assolutamente strategico». 


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