Noi non ce ne andiamo, protesta nel centro storico  I residenti: «Non si dorme, ci sono risse e spaccio»

«Noi non ce ne andiamo». Un messaggio che non ha bisogno di altre spiegazioni quello contenuto nello slogan che vogliono lanciare i residenti del centro storico di Palermo che parteciperanno questa sera alle 20 al flash mob in piazza Pretoria. L’iniziativa ha lo scopo di accendere i riflettori sulla situazione di degrado che va avanti da molto tempo in quelle zone. Un grido d’allarme che arriva da più parti del centro città, dalla Vucciria all’Olivella. 

«Noi non siamo contro la movida, contro i giovani che si divertono, né contro la musica. Non vogliamo il centro deserto ma devono esserci delle regole», spiega Claudia Perricone, una residente che chiede di rendere vivibili vie e piazze dove abitano tantissime persone ormai stanche di lottare sempre contro gli stessi problemi. «Da anni la notte non dormiamo. Non chiudiamo occhio. Ci sono risse, bottiglie spaccate, spaccio. C’è l’inferno in quasi tutto il centro storico. Ragazzi che si mettono a suonare con gli amplificatori ad alto volume sotto i balconi delle nostre case – spiega ancora Perricone – regna l’illegalità». I residenti, riferisce ancora, si sono messi in contatto nel corso del tempo con l’amministrazione comunale, «abbiamo anche diffidato tutti, dal sindaco al prefetto, avvalendoci di un avvocato e non abbiamo ottenuto nulla – racconta la residente – Abbiamo quindi deciso di fare qualcosa di diverso come questi flash mob in tutto il centro storico, anche con un po’ di ironia: il prossimo, per dire, lo faremo sotto casa del sindaco». 

Stasera ci sarà quindi un primo momento di incontro durante il quale i residenti arriveranno davanti a Palazzo delle Aquile con cartelli e striscioni, anche se inizialmente l’idea era diversa: «Lo slogan racchiude il senso di questa iniziativa. In un primo momento volevamo portarci dietro dei cuscini. “Visto che a casa nostra non riusciamo a dormire andiamo a dormire a Palazzo delle Aquile“, pensavamo. Adesso invece abbiamo ritenuto opportuno invitare la gente a lasciare le tastiere e i computer e venire con noi, per incontrarci. Si tende sempre a protestare su internet e non c’è nessuno pronto a muovere un dito. Stavolta siamo in tanti a volere che le cose cambino, perché siamo esasperati». Oltre a conoscersi perché vicini di casa, gli abitanti del centro storico si sono riuniti in un gruppo su Facebook dove raccontano come si vive nelle loro zone. A questo sono iscritte circa 1300 persone «ma siamo molti di più perché tanta gente non ha Facebook ma vuole lo stesso fare qualcosa». 

I residenti del centro storico non intendono fermarsi. Tra le iniziative da mettere in campo c’è quella di «creare un gruppo di avvocati sia civilisti che penalisti che ci difendano partendo da quella che è stata l’interessante sentenza di Brescia dove i residenti hanno chiesto e ottenuto un risarcimento di 50mila euro – sottolinea ancora la residente – adesso in tutta Italia si sta cercando di fare propria questa sentenza perché costituisce una precedente molto importante». Stiamo scrivendo anche un manifesto per il centro storico con delle proposte per migliorare la situazione. «Tra queste, ad esempio, c’è quella di estendere l’orario della Ztl per tutte le 24 ore della giornata soprattutto venerdì, sabato e domenica. Perché non è possibile che si scateni un putiferio quando scattano le 20».


Dalla stessa categoria

I più letti

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Bottiglie in plastica del latte che diventano dei colorati maialini-salvadanaio. Ricostruzioni di templi greci che danno nuova vita al cartone pressato di un rivestimento protettivo. Ma anche soluzioni originali di design, come una lampada composta da dischi di pvc, un grande orologio da parete in stile anni ’70 in polistirolo e due sedie perfettamente funzionanti […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]