Liceo Dolci, lezioni contro la violenza con Don Wilson The Dragon: «Arti marziali per insegnare il rispetto»

«Le arti marziali non insegnano a lottare ma a sapersi difendere e, soprattutto, trasmettono vere e proprie lezioni di vita. Andrebbero insegnate nelle scuole». Ed è quello che, anche se solo per una mattina, ha cercato di fare Don The Dragon Wilson, che ha vestito i panni dell’insegnante per regalare agli studenti del liceo delle Scienze umane Danilo Dolci un giorno di lezione davvero alternativo. L’evento, partito ieri e concluso questa mattina, è stato promosso dalla Uil Pensionati Sicilia e dall’associazione culturale Spazio Cannatella Armonia&Benessere per sensibilizzare gli studenti sul tema della violenza contro le donne. Argomento che vede impegnato in prima linea un Don Wilson inedito che, lontano dai set cinematografici, si dedica a tempo pieno ad insegnare alle donne le principali tecniche di autodifesa, attraverso le arti marziali, una disciplina mentale prima che fisica.

E quando a impartire lezioni è un mito vivente come The Dragon, l’attenzione sale subito alle stelle. Ritirato dai ring nel 2002, ha combattuto per ben 28 anni. Tantissimi, se si considera che le arti marziali logorano molto le ossa e un lottatore medio pratica la disciplina a livello sportivo per un massimo di undici anni. «Non amo definirmi una leggenda, in fondo sono ancora vivo – scherza l’atleta davanti agli studenti – Adesso sono impegnato in quella che reputo una lotta civile, una cosa in cui credo moltissimo, contro la violenza sulle donne. E visto che mangio pasta tutti i giorni da quando sono a Palermo, di ritorno a Los Angeles dovrò lottare anche per mettermi a dieta». La sua ironia conquista subito i giovani liceali del Danilo Dolci, attratti da un uomo fino a oggi visto solo sugli schermi.

«Le arti marziali non iniziano la violenza, piuttosto la finiscono. È una disciplina che si fonda sul rispetto per l’avversario e l’insegnante che ti ha trasmesso il suo sapere. Un uomo che picchia o violenta una donna ha dimenticato questa regola fondamentale», spiega la cintura nera di kung fu. Ma non è una lezione solo teorica, quella per gli studenti del Dolci. Don Wilson ci tiene a dimostrare nella pratica ai ragazzi le mosse più semplici ed efficaci da eseguire in caso di pericolo. Si alza dalla sua sedia, si arrotola le maniche della camicia e snocciola una serie di mosse, che poi fa replicare anche ai ragazzi. La base è davvero facile: «Con una parte dura del nostro corpo, per esempio i gomiti, colpiamo una parte più morbida del corpo del nostro aggressore – dice – Non serve essere Bruce Lee o Van Damme, basta essere pronti, sono mosse davvero istintive, non potrete dimenticarle». Il primo consiglio è quello di tenere le mani aperte, anche per colpire, poiché il palmo molto più difficilmente si romperà rispetto alle nocche.

Mirare al bacino di qualcuno, in caso di immediata vicinanza, potrebbe essere un’alternativa salvavita. E per farlo l’ideale è sferrare una ginocchiata, un calcio infatti sarebbe scomodo. Se l’aggressore non si avvicina subito, però, possiamo anche optare per una reazione ugualmente d’impatto, colpendolo agli occhi con le mani aperte a mo’ di artiglio, la cosiddetta «mossa della tigre». Importante anche cercare di stare sul fianco, quando una persona minaccia di colpirci, anziché restare in posizione frontale facilitandogli il compito. «Quando ci si difende le mani devosno restare aperte e dobbiamo ricordare di difendere le nostre parti più fragili, come gli occhi, e quelle più sensibili e a rischio, come il mento, il punto più debole dell’intero corpo – continua Don Wilson – In casi di difesa si può anche ricorrere ai morsi, cosa invece vietatissima durante i combattimenti sportivi».

«Non ispiratevi ai film ragazzi, lì è tutto finto, non vi sarebbe d’aiuto. Affidatevi al vostro istinto – raccomando l’atleta – Se siete ragazze, non parcheggiate in luoghi bui e isolati, vi renderebbe delle prede facili». Dopo essersi cimentati, sono in molti che hanno ancora delle domande da rivolgere al maestro, che ascolta con attenzione e poi risponde anche mimando cosa fare in base alla circostanza. A presenziare all’incontro anche l’assessore alle Politiche giovanili Giovanna Marano, che ha ribadito l’impegno dell’amministrazione comunale nella lotta ai pregiudizi e alle mentalità arcaiche: «Un uomo che arriva a sopraffare una donna con la violenza, fisica e non, sta mettendo in mostra solo la sua fragilità, non è un atto di forza, ancor meno di superiorità».

Un fenomeno, questo, trasversale, che non guarda a classe o ceto sociale. «Sta a noi donne e agli adulti in generale proporre interventi e modalità che sconfiggano gli stereotipi che vogliono un sesso forte e uno debole. La scuola è il miglior laboratorio, e qui al Dolci siete piuttosto avanti – continua Marano – Solo gli studenti potranno rilanciare e rigenerare una società in grado di sconfiggere la violenza». Non basta scandalizzarsi a intermittenza, giusto la durata dell’ennesima tragedia. «In una società che si gira dall’altra parte, dove si aprono consultori per le donne anziché educare gli uomini al rispetto, in un clima generale di indifferenza e becero maschilismo, la soluzione è reagire», ne è convinto Antonio Toscano, segretario generale Uil Pensionati Sicilia.


Dalla stessa categoria

I più letti

Una vera e propria leggenda vivente, anche se lui non ama definirsi tale, a Palermo per una due giorni dedicata alle tecniche di autodifesa per reagire in caso di aggressione. Giovanna Marano: «Un uomo che arriva a sopraffare una donna mette in mostra non una presunta forza, ma tutta la sua fragilità». Guarda video e foto

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Bottiglie in plastica del latte che diventano dei colorati maialini-salvadanaio. Ricostruzioni di templi greci che danno nuova vita al cartone pressato di un rivestimento protettivo. Ma anche soluzioni originali di design, come una lampada composta da dischi di pvc, un grande orologio da parete in stile anni ’70 in polistirolo e due sedie perfettamente funzionanti […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]