Palermo, gara col Cagliari convince Zamparini «Finalmente ho visto in campo una squadra»

Nonostante l’eliminazione dalla Tim Cup e la sconfitta per mano del Cagliari arrivata soltanto ai rigori, in casa Palermo si può guardare al bicchiere mezzo pieno. Anche mister Tedino, alla vigilia, aveva posto l’accento sulla prestazione più che sul risultato. E le risposte sul campo sono state convincenti, con la squadra che ha disputato una buona gara costringendo un avversario di categoria superiore a dover aspettare i tiri dagli undici metri per avere la meglio. La prestazione confortante dei rosanero, ieri orfani di Coronado e con Murawski all’esordio da titolare, ha convinto anche il patron del club di viale del Fante, Maurizio Zamparini. «Un inizio giusto – spiega il friulano al sito ufficiale della società -, è un Palermo ancora un po’ timoroso che ancora deve capire quali siano le sue qualità ma ieri ho visto in campo una squadra. Il Cagliari era una squadra abbastanza in palla e abbiamo dimostrato di esserlo anche noi, abbiamo giocato alla pari dei sardi. Qualche giocatore ha iniziato la gara con qualche timore, ma poi durante la partita tutto è passato, mi è piaciuto soprattutto il secondo tempo».

L’analisi del presidente non fa una piega. Del resto, vedendo la partita, si può ben capire come questa sia stata sostanzialmente divisa in due, con il primo tempo in cui i sardi hanno tenuto meglio il campo costringendo il Palermo ad avere un baricentro più arretrato, e la ripresa in cui la squadra di Tedino è uscita fuori, lasciando tranquillo Posavec e creando tanto in fase offensiva. Atteggiamento che i rosa hanno mantenuto anche nei supplementari, prima di piegarsi ai rigori: «I giocatori nuovi – ha aggiunto Zamparini – devono entrare nella giusta forma, non puoi pretendere che ad esempio Murawski entri subito in partita appena arrivato, deve prendere dimestichezza con il campionato. Sono stato contento della prestazione di tutti i giocatori soprattutto di quella di Aleesami che ho visto particolarmente in forma». Anche sull’estremo difensore, quel Josip Posavec spesso criticato dai tifosi, il patron ha voluto dire la sua: «È sempre stato un buon portiere, è molto giovane e sono sicuro che farà un buon campionato, ha molto carattere e anche se ha fatto degli errori ho molta fiducia in lui». Nella gara di ieri però si è sentita non poco la mancanza di Igor Coronado: «Ieri sera mi sono reso conto che la grande qualità di Coronado ci servirà moltissimo. Lui è quello che fa le giocate che ti fanno vincere la partita».

Piccola parentesi anche sul mercato, con il patron che ha detto la sua su alcuni giocatori destinati a lasciare la squadra: «Spero che non esca nessuno tranne quelli che dovranno andare a giocare fuori perché non hanno spazio come Bentivegna, Malele e Diamanti». Adesso, con l’addio alla coppa, la testa è inevitabilmente rivolta al campionato, con il mister Tedino che avrà poco meno di due settimane per rodare ancora la squadra. I giocatori adesso usufruiranno di tre giorni di riposo e torneranno ad allenarsi mercoledì al Tenente Onorato con lo Spezia, primo avversario in calendario, già nel mirino. «Non tutte le partite potranno essere vinte – ha proseguito Zamparini -, ma sarà un combattimento e sarà importante lottare sempre. Ho visto che tutti i ragazzi lavorano con passione e sono molto attenti agli insegnamenti dell’allenatore e questi credo che siano segnali molto importanti. Nella prossima serie B ci sono tante squadre importanti, poi bisogna vedere nelle prime dieci o dodici partite come si indirizzerà il campionato». Secondo il friulano, però, i rosa restano i favoriti per la vittoria finale: «Io ritengo che il Palermo – conclude il presidente – abbia del vantaggio sulle altre perché ha già un’ottima intelaiatura e soprattutto abbiamo un ottimo allenatore».


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I rosa sono stati eliminati ai rigori dai sardi, il patron è soddisfatto della prestazione: «La squadra deve capire quali sono le sue qualità. Contento della prestazione di tutti: Aleesami particolarmente in forma, il talento di Coronado ci servirà». Il presidente poi annuncia tre cessioni: «Bentivegna, Malele e Diamanti»

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