All'indomani del voto il secondo classificato non ha recriminazioni e non grida ai brogli, ma promette lotta senza quartiere in Sala delle Lapidi. Recrimina per la legge elettorale e per la soglia del ballottaggio e lancia i Coraggiosi in vista delle prossime Regionali
Ferrandelli parla già da leader d’opposizione «La mia prima battaglia sarà contro la Ztl»
Incassata la sconfitta è tempo di bilanci per Fabrizio Ferrandelli, che organizza la sua opposizione e promette: «Non farò sconti, non ne ho mai fatti nella vita e neanche quando ero in posizione di governo» e la lotta senza quartiere del secondo classificato ripartirà da dove aveva garantito sarebbe partita la sua sindacatura: la guerra alle Ztl. «La prima cosa che farò in Consiglio comunale sarà un ordine del giorno per chiedere all’amministrazione la sospensione della Zona a traffico limitato».
Il leader dei Coraggiosi se la prende con la legge elettorale, a suo dire partorita troppo in fretta e ha da recriminare nei confronti di astensionismo e mancata escalation del Movimento cinque stelle, ma elogia i suoi e rilancia l’azione del suo neonato partito. «È partita un’onda che per noi è inarrestabile – dice – e che continuerà in tutti i prossimi appuntamenti elettorali che abbiamo davanti». E lui a governare la città era pronto, lo ammette, ma «In altre città il ballottaggio sarebbe stato al 50 per cento ma sappiamo che l’Assemblea regionale, promotrice della legge siciliana, è frequentata da scienziati e non rimpiango le mie dimissioni».
«Rispettiamo l’esito del voto. Non ho gridato ai brogli, non ho gridato all’inquinamento dei voti». Ribadisce Ferrandelli. In nottata si era diffusa la notizia che avrebbe potuto chiedere il riconteggio dei voti, niente di tutto ciò. «Ho solo segnalato quello che mi arriva da alcuni seggi: c’è una difficoltà dopo 36 ore a procedere allo spoglio. L’errore umano ci sta». Prossimo appuntamento, dunque, le elezioni regionali, dove il movimento dei Coraggiosi promette di presentarsi in forze.