Il bando per i Cas non convince le associazioni «In attesa delle elezioni l’accoglienza va a rotoli»

«L’impressione che viene fuori è che i soldi continuino a dirigere tutte le scelte in tema di accoglienza e immigrazione in generale, e che i migranti rappresentino la merce di questo business, insieme ai tantissimi giovani che vorrebbero lavorare in questa realtà e che vengono spesso sfruttati dagli enti gestori».  A distanza di qualche giorno dalla notizia, svelata da Meridionews, dell’apertura di nuovi centri d’accoglienza straordinaria per richiedenti asilo, le associazioni che si occupano dell’assistenza e della tutela di chi arriva in Sicilia prendono una netta posizione. Il cartello di volontari, attivisti e professionisti che si riunisce sotto la sigla Siciliamigranti critica il bando della prefettura, i cui «19 milioni di euro stanziati fanno gola a tutti anche alle cooperative del nord Italia (Vercelli per fare un esempio) e di Roma che stanno “scendendo” a conquistare un posto al sole, con la complicità di cooperative locali che fanno da sponda per partecipare al bando».

Negli ultimi due anni l’affidamento del servizio di accoglienza ed assistenza dei richiedenti asilo non riusciva mai a completarsi per la mancanza di requisiti dei partecipanti. Così, su sollecitazione anche del governo Gentiloni e soprattutto del ministro dell’Interno Marco Minniti, l’offerta da gestione unica per l’intera provincia è stato diviso in due lotti: uno appunto esclusivo per il capoluogo siciliano e l’altro per il resto dei Comuni della provincia. Un bando che le associazioni hanno analizzato per capire chi lo avesse vinto e chi gestirà l’accoglienza.

«Chi ha partecipato alla gara? – si chiedono i partecipanti di Siciliamigranti -. I soliti noti, in particolare il consorzio Sol.Co. che si è unito nuovamente alla cooperativa sociale Badiagrande (che approda anche nella provincia di Palermo, oltre ad essere leader incontrastata su Trapani), l’associazione di imprese Azione Sociale di Caccamo che si sta espandendo a macchia d’olio sul territorio siciliano. Si segnalano anche alcuni enti gestori che hanno chiesto la conferma presso le strutture nelle quali operano, come quelli di Isnello e Romitello (Cas isolati e decontestualizzati, in cui non c’è alcuna possibilità di frequentare la scuola o di usufruire di alcun servizio, dove mancano i collegamenti urbani ed extraurbani)».

Non solo. Siciliamigranti racconta poi di un caso specifico di come venga intesa a volte l’accoglienza. «Fra i partecipanti a questo business – si apprende ancora dalla nota – ci sono anche enti cattolici, come per esempio la fondazione San Demetrio di Piana degli Albanesi, che dirige un centro nato come Cas e divenuto poi uno Sprar, dal quale, a seguito del mancato rinnovo della convenzione con il Servizio Centrale, gli ospiti presenti nella struttura chiusa sono stati trasferiti nuovamente in un Cas. Quando qualcuno prova a chiedere conto e ragione per questo indegno trattamento, viene allontanato con un provvedimento di revoca. E cosa fa la fondazione? Si ripresenta al bando per l’affidamento della gestione dei Cas nella provincia di Palermo».


Dalla stessa categoria

I più letti

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Bottiglie in plastica del latte che diventano dei colorati maialini-salvadanaio. Ricostruzioni di templi greci che danno nuova vita al cartone pressato di un rivestimento protettivo. Ma anche soluzioni originali di design, come una lampada composta da dischi di pvc, un grande orologio da parete in stile anni ’70 in polistirolo e due sedie perfettamente funzionanti […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]