G37, il summit dei poeti ai piedi del vulcano Etna Presti: «La conoscenza svela inganni economici»

Accedere la luce su un territorio e su dei piccoli centri «messi ormai in disparte» attraverso la forza della conoscenza. E stavolta, con il suo nuovo progetto, Antonio Presti guarda dritto in faccia i grandi della Terra, «senza contrapporsi ma solo per produrre un manifesto etico contro la dilagante logica dell’avere». Come già anticipato da Meridionews, nel corso del week end che vedrà svolgersi il G7 a Taormina, si terrà un altro rendez-vous a carattere internazionale sempre nello spicchio di Sicilia tra la Perla e il vulcano Etna: il G37 della poesia ideato e messo in pratica dal mecenate di Tusa con la sua fondazione Fiumara d’Arte. Saranno appunto 37 fra poeti e scrittori di varie nazionalità a darsi appuntamento all’ombra della montagna per dar vita a un vero e proprio contro-summit dedicato al «potere della conoscenza che svela l’inganno del potere economico».

Quattro le tappe che verranno toccate da questa carovana di letterati da domani a domenica: i centri di Linguaglossa, Castiglione di Sicilia e Savoca e il bosco di betulle intorno ai Monti Sartorius, sul versante est dell’Etna a circa 1700 metri di quota. Tra i nomi che hanno risposto alla chiamata di Presti figurano, fra gli altri, l’americano John Robert Keene, la scandinava Cia Rinne e la poetessa italo-russa Evelina Schatz, accanto al francese Michaël Batalla e ai siciliani Maria Attanasio Alessio Arena fino allo scrittore e poeta Aldo Nove. Gli ospiti prenderanno parte a reading che si svolgeranno all’ombra delle betulle dell’Etna ma anche nei centri storici e nelle chiese più importanti dei paesi che hanno sposato l’idea del G37. Borghi in crisi demografica ed economica – Savoca e Castiglione – come anche cittadine in cerca di una nuova identità turistica – Linguaglossa – cui, secondo Presti, «il G7 dei potenti non lascerà nulla di buono ma dove invece potrebbe crearsi ricchezza economica grazie al patrimonio che già è presente sul territorio». Infine, la non casuale scelta del bosco etneo. Una delle tante assolute peculiarità naturalistiche del vulcano patrimonio Unesco, visto che la Betula aetnensis è pianta endemica della zona. L’idea, come spiegano dalla Fondazione, è anche la creazione di un museo permanente a cielo aperto che avrebbe già un nome, Io vedo l’invisibile, e fatto di installazioni d’arte contemporanea.

Il primo destinatario del «messaggio di rigenerazione del presente all’insegna di cultura e conoscenza» che il G37 lancerà non saranno i capi di stato e di governo riuniti a Taormina, bensì i giovani. Saranno parte del progetto anche una ventina di scuole del Catanese – da Linguaglossa a Giarre, fino a Caltagirone – i cui studenti raggiungeranno sia il bosco che i centri storici dei Comuni. «Antonio Presti usa l’arte per educare le nuove generazioni alla bellezza e per questo abbiamo puntato sul coinvolgimento delle scuole – chiariscono ancora da Fiumara d’Arte -. Il G37 non sarà un semplice reading letterario ma un modo per pensare a un futuro basato sulla politica della bellezza».

Elenco completo degli ospiti: Antonella Anedda, Alessio Arena, Franco Arminio, Maria Attanasio, Mariano Baino, Michaël Batalla, Alberto Bertoni, Elisa Biagini, Tiziano Broggiato, Dome Bulfaro, Sebastiano Burgaretta, Tiziana Cera Rosco, Giuseppe Condorelli, Giuseppe Conte, Milo De Angelis, Gianni D’Elia, Roberto Deider, Antonio Di Mauro, Flavio Ermini, Giovanni Fontana, Biancamaria Frabotta, Gabriele Frasca, Biagio Guerrera, Andrea Inglese, , Rosaria Lo Russo, Roberto Mussapi, Luigi Nacci, Aldo Nove, Carmelo Panebianco, Elio Pecora, Antonio Riccardi, Margherita Rimi, , Marco Simonelli, Ida Travi, Sara Ventroni.


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