In casa Lazio in cerca di un sussulto Bortoluzzi: «Proveremo ad attaccare»

Finché la matematica lascia qualche speranza è giusto continuare a crederci e a lottare con la massima determinazione. Sarà anche una frase fatta ma è proprio questa la chiave per accedere al codice Palermo in vista della gara esterna contro la Lazio in programma domani alle 15. La serie B è vicina ma non è ancora un verdetto sancito dall’aritmetica. Iniziare a gettare le basi per il futuro rientra nella normalità per una squadra come quella rosanero che obiettivamente non ha più molto da dire in questo campionato trovandosi a sei giornate dal termine con dieci punti di distanza dall’Empoli quartultimo ma, in attesa di novità sul fronte societario (è previsto il 30 aprile il passaggio di proprietà da Zamparini a Baccaglini che attualmente si trova negli Stati Uniti), c’è un presente da vivere con professionalità. E soprattutto una maglia da onorare come forma di rispetto nei confronti della società, della città e della tifoseria.

La parola sulla quale dovrebbero fare leva i giocatori nel rush finale è «orgoglio». Una molla psicologica che consentirà alla squadra di finire la stagione con dignità e, in relazione al match di domani, di provare a ridurre il gap con un avversario nettamente superiore. La gara sembra avere un esito scontato ma, giocando con grinta e con la voglia di andare al di là dei propri limiti, gli uomini di Bortoluzzi potranno coltivare la speranza di dare del filo da torcere ai capitolini e mettere in discussione il pronostico di una partita sulla carta proibitiva. Una sfida in cui un Palermo sull’orlo del baratro (e con un solo punto ottenuto nelle ultime sei giornate) dovrà fare i conti con le ambizioni di una Lazio intenzionata a consolidare il quarto posto in classifica e rimettersi subito in carreggiata dopo avere raccolto un solo punto negli ultimi due turni. «Sappiamo che la Lazio finora ha disputato un ottimo campionato e che è una squadra con grandi valori tecnici ma noi cercheremo di far male all’avversario provando a sfruttare le sue debolezze e gli spazi che potrebbe concedere – ha sottolineato Bortoluzzi – la ricerca dell’equilibrio nelle due fasi è una priorità ma questo non significa che scenderemo in campo solo per difenderci. Proveremo a costruirci le possibilità per andare ad attaccare». Il tecnico scuote i suoi giocatori: «L’obiettivo è quello di dare tutto in ogni partita e fare in modo che ognuno possa esprimere sempre il massimo, gara dopo gara e allenamento dopo allenamento. Devo dire, però, che ho notato da parte della squadra grande disponibilità e concentrazione. Strategie particolari in vista del match di domani? Qualcosa cambieremo probabilmente anche dal punto di vista tattico».

Considerazione supportata dai segnali che giungono dal campo. In questi giorni, infatti, Bortoluzzi ha lavorato anche su un sistema di gioco con la difesa a tre, formula riproposta questa mattina (nell’ambito di un 3-4-2-1) in occasione della rifinitura sostenuta al Tenente Onorato. Al centro della difesa torna Gonzalez dopo avere scontato il turno di squalifica. Sulla linea mediana, supportata dagli esterni Rispoli e Morganella (favorito su Pezzella sulla corsia di sinistra priva dello squalificato Aleesami), hanno prenotato un posto in prima fila sia Gazzi che Jajalo. Sul fronte offensivo, alle spalle di Nestorovski che è a digiuno su azione dal 5 febbraio, uno dei due trequartisti sarà con ogni probabilità il palermitano classe ’98 Lo Faso, entrato con il piglio giusto sabato scorso durante la gara interna con il Bologna.


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