Assicurazione auto, a Palermo aumenta del doppio «Già decine di segnalazioni, un dato insostenibile»

Negli ultimi sei mesi i prezzi della Rc auto a Palermo e nella regione sono aumentati in misura quasi doppia rispetto alle medie nazionali. Addirittura, nel capoluogo siciliano i rincari sono stati ben superiori (+8,22 per cento), come rivela l’osservatorio periodico di Facile.it che ha evidenziato un incremento regionale medio del 5,75 per cento su base semestrale a fronte di un +3,53 per cento nazionale. A febbraio 2017 il premio medio pagato in Sicilia per assicurare un’auto era 531,20 euro, anch’esso maggiore di quello pagato mediamente in Italia (529,14 euro). A Palermo e provincia è andata anche peggio, con aumenti del premio medio, sempre a febbraio 2017, di 551,42 euro. Un dato che non stupisce il presidente della Federconsumatori Palermo Lillo Vizzini, associazione che da anni ha acceso i riflettori sulle compagnie assicurative e che ha in sede uno sportello per le segnalazioni.

«Su questa problematica abbiamo ricevuto diverse segnalazioni al nostro sportello di Palermo – racconta – ben 69, una enormità tenuto conto che non sono trascorsi nemmeno tre mesi. Il che significa che si tratta di un fenomeno piuttosto diffuso e riguarda a tappeto tutte le compagnie. Non mi stupisce più di tanto perché il trend nelle regioni meridionali è sempre stabilmente in aumento rispetto alle altre parti di’Italia. Siamo sempre stati tacciati di una sinistrosità elevata e questo è stato un alibi molto gettonato da parte delle compagnie per incrementare i premi». Non a caso, i rincari riguardano un po’ tutta l’Isola anche se la palma spetta a Messina (+8,71 per cento), seguita da Palermo e quindi da Ragusa (+8,20 per cento). 

E sempre sui costi, in termini assoluti, Messina è la provincia siciliana in cui assicurare un’automobile costa di più (589,38 euro); al secondo Catania (577,48 euro), e terzo posto al capoluogo. Enna, invece, è la provincia più ‘economica’, con un premio medio di 401,43 euro. «Devo dire che ormai è diventata una situazione insostenibile – annuncia -. Riteniamo sarebbe auspicabile da tempo un intervento ‘moralizzatore’ da parte del governo nazionale per rendere il mercato delle rca più trasparente. In modo tale che i consumatori abbiano davvero contezza se tali aumenti siano giusti o artificiosamente generati da statistiche che, a mio avviso, lasciano il tempo che trovano». Anche per quanto riguarda le compagnie online la situazione lascia molto a desiderare e, talvolta, i forti sconti promessi nelle pubblicità si rivelano uno specchietto per le allodole.

«Dobbiamo sfatare un altro mito che è quello delle compagnie online – avverte -. La scorsa settimana un nostro associato ci segnalava che aveva calcolato un preventivo su un portale di una compagnia ma, al momento della stipula, l’acquisto non era andato a buon fine perché c’era un discrasia ingiustificata, tra preventivo e contratto, di oltre 52 euro». Un consiglio, infine, agli utenti per districarsi nella giungla delle compagnie e difendersi da eventuali ricari: «È sempre utile ricorrere ai portali per comparare le tariffe, ma conviene sempre farsi qualche giro, anche tra le compagnie fisiche, e solo dopo fare una scelta. D’altronde, la tariffa in sé è sempre molto flessibile perché dipende dalle svariate voci che si includono nella polizza. Occorre prestare sempre massima attenzione ai massimali – conclude – e alcune coperture piuttosto importanti». 


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