Best Position Paper a giovani diplomatici di Palermo I due liceali sono i primi italiani premiati a New York

«Ho vinto, ho vinto, ho vintoooo!». La voce gli trema nel messaggio audio che manda alla madre su whatsapp, è il più incredulo di tutti Giovanni Ferrara, il diciassettene del liceo classico Vittorio Emanuele II che, insieme alla compagna Sofia Schiavo, si è aggiudicato ieri a New York il prestigioso riconoscimento Best Position Paper. Un premio affatto scontato, per il quale in genere i favoriti sono gli studenti padroni di casa, che competono per ottenere le borse di studio in vista del college. Colpo di scena, però, perché a essere premiata, per la prima volta nella storia di questo riconoscimento, è la delegazione italiana

Un premio che giunge nell’ambito di una simulazione diplomatica, il Change the World Model United Nations, al quale quest’anno hanno partecipato circa duemila studenti da tutto il mondo, vestendo i panni di autentici delegati delle Nazioni Unite e confrontandosi su temi di rilevanza nazionale. Dagli aiuti umanitari per le vittime di Boko Haram alla reintegrazione sociale dei bambini soldato: un vero e proprio delegate course che è culminato con una simulazione al Palazzo di Vetro delle Nazioni Unite e che ha visto, tra i premiati, i due studenti palermitani e il loro documento sulla posizione di El Salvador e una maggiore rappresentatività del continente nel consiglio di sicurezza.

L’evento è stato ufficialmente inaugurato alla presenza di tre rappresentanti dello sport italiano: Marco Tardelli, Bebe Vio e Tania Cagnotto. Mentre alla cerimonia finale hanno partecipato anche il ministro degli Esteri Angelino Alfano e il giudice Giuseppe Ayala. «È una cosa bestiale! I ragazzi si sono comportati benissimo e sono riusciti a tener testa alla situazione e alla pressione», racconta Marisa Scelta, mamma di Giovanni. I ragazzi hanno potuto partecipare alla simulazione newyorkese grazie all’Associazione Diplomatici e all’Ente di formazione UniOne. Quest’ultimo ha organizzato un corso di circa due mesi all’interno della scuola: un progetto extra per ottenere crediti formativi. 

Chi voleva poteva candidarsi per il viaggio: «Ne è valsa la pena! Appena ho saputo la notizia, mi sono subito adoperata per farlo sapere a chiunque, una cosa così bella va raccontata», dice ancora Marisa, che al ritorno dei ragazzi dall’avventura oltreoceano contatterà il sindaco Leoluca Orlando per sollecitare un incontro ufficiale. «Nei prossimi giorni, quando Giovanni sarà tornato, gli ex insegnanti di medie ed elementari lo accoglieranno con una hola per festeggiarlo».

È davvero palpabile, quasi incontenibile la gioia di mamma Marisa, che non vede l’ora di abbracciare Giovanni. «Mio figlio non sa tutto quello che sto organizzando qua, ma non posso farne a meno – dice sorridendo -. Si sentono solo cose negative ormai, per questo credo che ancora di più sia importante divulgare questi successi, possono solo fare bene e stimolare i ragazzi». Dietro i suoi preparativi, quindi, non c’è solo l’orgoglio per il figlio, ma anche la voglia di lanciare un messaggio a tutti i giovani, quello di fare sapere che esistono moltissime opportunità per mettere in risalto i propri talenti: «Molte situazioni purtroppo non vengono pubblicizzate abbastanza e i ragazzi non ne vengono a conoscenza oppure non sanno a chi rivolgersi, si guardano intorno spauriti e a fare la differenza è solo un colpo di fortuna. Le cose devono cambiare» conclude.


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