La nostra testata, con il nostro redattore Antonio Mercurio, è stata premiata lo scorso lunedì, a Palazzo Montecitorio, a Roma, per aver raccontato il caso del call center palermitano al centro di una lunga vertenza. Un premio consegnato da un gruppo di allievi ed estimatori del celebre economista Federico Caffè
Targa Caffè, tra i premiati anche MeridioNews «Un riconoscimento per la vicenda Almaviva»
«Un riconoscimento dedicato a coloro che hanno raccontato fatti ed eventi rilevanti della nostra società seguendo, più o meno consapevolmente, il metodo caffè». Con questa motivazione è stata consegnata, anche a Meridionews, la targa Caffè 2017 per il lavoro svolto dal nostro redattore Antonio Mercurio sul caso Almaviva. A consegnare il premio Marco Ricci, uno dei cronisti premiati nella scorsa edizione per il caso Banca Marche. Quest’anno il tema al centro della settima edizione – la cerimonia si è tenuta lunedì scorso nella Sala della Regina, a Palazzo Montecitorio, a Roma – è stato quello del sistema bancario, del «suo impatto sull’economia e del concorso delle dirigenze bancarie, mondo politico e sistema dei controllori nel determinare i recenti preoccupanti avvenimenti».
Un riconoscimento consegnato, oltre al nostro giornalista, a chi ha raccontato i territori e i casi economici più scottanti: da Manuele Bonaccorsi, Marcello Brecciaroli e Salvatore Altiero, per il lungometraggio Italian Offshore, a Nicola Borzi (Il Sole24ore), per il caso de Il Sole24ore, da Alberto Brambilla (il Foglio), per gli articoli sul sistema bancario italiano a Stefano Elli (Il Sole24ore) per l’inchiesta sulla finanza italiana e vaticana. Tra i premiati anche Donatella Francesconi (Il Tirreno), per gli articoli sull’incidente ferroviario di Viareggio, Milena Gabanelli, per la trasmissione Report di Rai 3, Gianluca Paolucci (La Stampa), per gli articoli sul caso Montepaschi, Valentino Parlato per la carriera e, infine, a Giulio Regeni, per gli studi sulle organizzazioni sindacali egiziane
In occasione della cerimonia si è svolto un dibattito intitolato Quella concreta licenza di espropriare l’altrui risparmio, ispirato al lavoro del professore Federico Caffè, economista illuminato scomparso nel 1987, al quale la Targa Caffè è dedicata. Padre del riformismo e delle teorie del welfare state in Italia, Caffè viene ricordato ogni anno da un gruppo di circa 600 persone tra ex allievi ed estimatori. Che si tengono in contatto attraverso un blog aperto sulla piattaforma Linkedin, una sorta di simposio tra economisti che, all’interno delle aule universitarie, porta a dibattito in maniera informale, appassionata ed accessibile i grandi temi della politica e della finanza. Da sette anni gli ex allievi ed estimatori dell’opera e degli insegnamenti di Federico Caffè si incontrano per dibattere temi di attualità, dando concretezza alle lezioni di Caffè, che invitava sempre a ragionare in modo approfondito e sincero, mettendo sempre in discussione l’interpretazione prevalente degli eventi economici e sociali, ma senza mai cadere nella critica dogmatica.