Comunali, Ferrandelli presenta le prime tre liste «Vogliamo sparigliare come Tsipras in Grecia»

C’è il nome di Palermo in tutte e tre le liste «perché è il denominatore comune di chi crede in Palermo laboratorio d’Italia»: così il candidato sindaco Fabrizio Ferrandelli, ha presentato le prime tre liste nella sede del suo comitato elettorale in piazza Sturzo. Si chiamano !Coraggiosi Palermo, Palermo Prima di tutto e Per Palermo con Fabrizio e «sono già chiuse a 120 militanti, a fronte di 160 nominativi previsti», precisa il leader del movimento de i Coraggiosi. L’ex deputato regionale dice di non credere alla «barzelletta ipocrita di chi si nasconde dietro un simbolo», rinviando il tema della presenza del simbolo di Forza Italia a un secondo momento, ma precisa: «Queste tre liste sono la sintesi di un percorso politico. Il mio è un progetto multi-identitario, bisogna trovare un denominatore comune senza far sentire minacciati gli altri. La chiusura delle liste è sempre un momento di grande conflittualità che porta fuori legittime ambizioni e individualità. Ma siamo ben oltre le soglie ipotetiche del 7 per cento», aggiunge, mentre tra i presenti in prima fila spicca Marianna Caronia. 

Poi attacca: «Io non penso di essere migliore o peggiore di altri, mi guidano i miei requisiti morali, sono a posto con carichi pendenti e casellari giudiziari, non faccio cene politiche di nascosto, sto nelle strade. Se avessi voluto essere il candidato di una coalizione sarei rimasto nel Pd e avrei chiesto a qualche altro candidato di entrare nelle mie liste, ma questa è la politica che non accetto, trovo fallimentare vincere una battaglia con una coalizione che poi si allarga cambiando casacca. Mi sono dimesso da deputato regionale nel luglio 2015 proprio per questo. Noi stiamo aggregando forze e non vogliamo incasellare persone che non si sentono rappresentate in contenitori tradizionali». 

 Ferrandelli ribadisce l’ambizione di «volere compiere un’impresa politica come Tsipras in Grecia», di «non essere il candidato di una coalizione, del centro, della destra o della sinistra», assicurando di avere tracciato un «percorso di spaccatura e innovazione rispetto al progetto politico che avete conosciuto finora». Poi presenta nel dettaglio le liste, «tutte nate dall’urgenza di cambiare passo, Palermo è la fonte delle nostre preoccupazioni per cui è anche al centro della nostra rappresentazione simbolica». 

La prima, più vicina al movimento de I Coraggiosi, come nelle previsioni, «con 40 nominativi di persone provenienti dal mondo delle imprese e dell’associazionismo che mi sono state vicine da quando mi sono dimesso dall’Ars». La seconda lista Palermo Prima di tutto è espressione «dell’ascolto di quartieri e borgate», mentre è l’ultima Per Palermo con Fabrizio la più politica delle tre, almeno prima di conoscere le prossime liste, e qui Ferrandelli promette: «Sono sicuro ci saranno tante sorprese in termini di impatto sulla città». L’aspirante primo cittadino svicola sulle voci di Benigno candidato, che poi però fa capolino tra il pubblico di presenti, e temporeggia così: «Non sono un censore e non ho puzze sotto il naso, ma oggi nessun candidato avrà l’ufficialità e il battesimo della candidatura».


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