Passante ferroviario, chiesti tempi certi alla Sis Dalla Regione spinta per lo sblocco della tratta A

«C’è stato una presa di posizione forte da parte dell’assessore Giovanni Pistorio che ha invitato l’impresa a rivedere la sua pozione sui i licenziamenti, e la formulazione di un cronoprogramma specifico per fa procedere il cantiere a pieno regime, anche tenendo conto che la Regione ha messo sul tavolo lo sblocca della tratta A». La vicenda legata al passante ferroviario di Palermo sembra essere in via di risoluzione dopo il tanto atteso incontro con la Regione. «L’impresa si è mantenuta vaga – dice Paolo D’Anca, sindacalista della Filca Cisl – ha acconsentito alla produzione di un cronoprogramma e, in parte, ha riconosciuto che duecento persone “forse sono troppe”».

Un’esigenza, quella della calendarizzazione dei lavori di completamento dell’opera che viene proprio da Pistorio, che da par suo «si è assunto la responsabilità di accelerare le procedure e sbloccare talpa, purché l’azienda metta nero su bianco sia il numero dei lavoratori impegnati nelle fasi lavorative, sia la fine dei lavori sforzandosi a produrre al massimo delle sue capacità». Insomma, si cerca di evitare che l’attesa del responso dell’arbitrato sugli ulteriori cento milioni chiesti da Sis non sia un alibi per non produrre. «L’assessore – continua D’Anca – ha preteso che il crono programma sia prima sottoposto a Rfi e, successivamente ai sindacati. Ci auspichiamo che l’impresa rispetti impegno assunto oggi e produca il cronoprogramma in modo che si proceda spediti negli scavi si impieghino appieno le maestranze».

«Ci sono ancora cento milioni di opere civili e cento milioni di opere tecnologiche da fare per tutte le tratte – dice Francesco Piastra della Cgil – Anche la stazione appaltante, Rfi ha intimato all’azienda di proseguire tutti i lavori, recuperando la produttività». L’assessore Pistorio si è impegnato a riconvocare le parti. Nel frattempo, mercoledì 2 marzo, in sede aziendale, si terrà un incontro sulle procedura di mobilità. 


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