Pon Metro 2014-2020, in arrivo 92 milioni per Palermo De Vincenti: «Punto di riferimento per il Mezzogiorno»

Entra nel vivo il Patto per il Pon Metro Città di Palermo 2014-2020 che oggi pomeriggio è stato siglato nel capoluogo siciliano alla presenza del ministro della Coesione territoriale e del Mezzogiorno, Claudio De Vincenti con la partecipazione, tra gli altri, dell’Autorità di Gestione del Programma Giorgio Martini, del sindaco di Palermo Leoluca Orlando, dell’Assessore all’Innovazione Gianfranco Rizzo, del rettore dell’Università di Palermo Micari e dal questore Guido Longo. L’appuntamento, rivolto ai sindaci dei Comuni appartenenti all’Area Metropolitana di Palermo e che si è tenuto a Palazzo Comitini, segue il primo incontro del 16 gennaio scorso, con i referenti tecnici delle amministrazioni, nel quale sono state anticipate finalità e meccanismi del Pon Metro.

«Gli obiettivi del Pon Metro – ha detto De Vincenti – sono decisivi sia per la qualità della vita dei cittadini sia per le possibilità di ripresa economica del territorio, di ambiente favorevole alle attività produttive oltre che alla vita sociale. La firma – ha proseguito – si inserisce benissimo come un forte contributo dentro una strategia generale di politica della crescita per il Mezzogiorno, della Sicilia e dell’area metropolitana di Palermo. Significa mettere a sistema, in una logica di semplificazione amministrativa e integrazione degli interventi, tutti i soggetti responsabili, le procedure amministrative e le risorse, senza dimenticare il rapporto con gli altri programmi». Al centro dell’incontro, gli obiettivi prioritari del Programma – finanziato con circa 92 milioni di euro – che coinvolgono i comuni dell’Area Metropolitana di Palermo nella realizzazione di servizi rivolti ai cittadini in materia di Agenda Digitale e di Inclusione Sociale, rispettivamente il primo e terzo asse del Pon metro.

«Il Pon Metro è una misura che si muove secondo una logica di innovazione e inclusione sociale – ha detto Orlando – e mira a realizzare i binari propri dell’Europa 14-20, coinvolgendo il maggior numero di Comuni. Il Pon metro prevede che entro il 2017 siano coinvolto otto comuni, quindi 44 nel 2023. A conferma di questo grande desiderio di cambiamento, oggi sono presenti 65 sindaci che hanno confermato la loro adesione. Quello di oggi, quindi, non è solo un incontro tecnico, ma un momento in cui da parte dei territori della nostra regione c’è una grande voglia di stare insieme, di progettare uno sviluppo condiviso. Sarà uno strumento a servizio dei territori – ha aggiunto – e devo dare atto al Governo che ha sostanzialmente consentito, quasi costretto, le realtà del nostro Paese a mettersi insieme». 

Il patto siglato oggi riguarda solo due dei quattro assi del Pon Metro in materia di Agenda digitale e di Inclusione sociale, che sono gli unici assi condivisibili con i comuni dell’area metropolitana. Il primo asse (Agenda digitale) prevede lo sviluppo e la condivisione con gli enti locali che aderiranno al Patto di software per la gestione dei servizi interni dell’amministrazione, ma orientati ai bisogni del cittadino. Si tratta di sistemi flessibili, scaricabili via web e estremamente adattabili alle esigenze dei singoli Comuni che faranno richiesta di adesione, sulla base delle loro necessità. Sette piattaforme digitali, ancora in fase di progettazione che, per la città di Palermo, si tradurranno in mega-portali consultabili da enti locali, aziende, professionisti e semplici cittadini. Il primo sarò dedicato all’assistenza e al sostegno sociale destinato ai cittadini con forti disagi economici: sarà possibile consultare la normativa vigente e ottenere indicazioni come, ad esempio, la presenza di dormitori aperti in città. 

Un altro si incentrerà, invece, sull’edilizia e sul catasto (controllo del territorio, sportello catastale); cultura e tempo libero (eventi e attività ricreative); lavoro e formazione (collegamento scuola-lavoro, erogazione dei corsi specialistici); e tributi locali (esiste già ma sarà potenziato e condiviso con altri Comuni). Tra i più interessanti, quello dedicato all’Ambiente e al territorio: sarà possibile ottenere in tempo reale dati relativi all’inquinamento ambientale e alle polveri sottili grazie all’installazione di sensori distribuiti i punti strategici in tutta la città. Per ultimo, lavori pubblici che è pensato nell’ottica di implementare la trasparenza dell’amministrazione: sarà possibile consultare tutti gli atti amministrativi e lo stato di avanzamento delle opere che l’amministrazione metterà nel piano di opere pubbliche. L’asse tre, infine, sarà orientato ad un’azione di contrasto dell’emergenza sociale e abitativa, attraverso un’agenzia immobiliare che cercherà di risolvere i problemi per i soggetti a rischio.

La sottoscrizione del Patto da parte delle Amministrazioni interessate sarà propedeutica all’insediamento di successivi Tavoli Partenariali inter-istituzionali che avranno il compito di definire modalità e procedure attuative del Piano. L’avvio dei tavoli e’ previsto per il 14 febbraio prossimo, al termine di un percorso formativo, rivolto ai tecnici delle amministrazioni, incentrato sulla Pianificazione Territoriale Integrata. «Palermo – ha concluso il ministro – è una città non solo bellissima ma piena di energie vitali:  il patto che firmate oggi è una testimonianza di andare avanti e di riprendere in mano il proprio destino. Forse Palermo non sarà l’ombelico del mondo, ma di certo è un punto di riferimento per il Mezzogiorno e per l’Italia».


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