Restaurato l’antico candelabro del Teatro Politeama Abbattuto dal vento, dopo 10 anni torna al suo posto

Agli spettatori della Sagra della Primavera di Stravinskij ieri sera è stata offerta anche l’emozione dell’inaugurazione del candelabro del Politeama, tornato al suo posto dopo un restauro durato dieci anni. Ricollocato là dove l’aveva previsto il progettista del teatro, Giuseppe Damiani Almeyda, il candelabro era stato abbattuto da un forte vento che aveva danneggiato molte sue parti. A scoprire il telo rosso il sovrintendente della Foss Giorgio Pace, il vicepresidente Carlo Guttadauro e il delegato della Palermo City Sightseeing Tommaso Randazzo. Il restauro è stato portato a compimento con il sostegno della Palermo City Sightseeing che ha così voluto dare un ulteriore contributo alla città di Palermo intervenendo nel recupero di uno dei beni culturali più belli nonché simbolo della nostra città: Il Politeama Garibaldi. 

Il restauro è costato 3.500 euro e l’intervento è stato eseguito dal restauratore acese Franco Fazzio, già docente all’Accademia di Belle Arti di Palermo e all’Accademia di S.Martino. «Il segno del cambiamento – ha detto Pace – è fatto anche da tanti piccoli passi. E il restauro del candelabro, molto richiesto dai nostri abbonati alla stagione della Sinfonica va in questa direzione. Un cambiamento che si può esprimere con l’illuminazione del busto di Garibaldi, in sala, con la collocazione dei limoni all’ingresso del Politeama, a ricordare come per vent’anni gli spettatori palermitani erano dei privilegiati perché potevano godere degli effluvi della città-giardino. Un cambiamento che passerà anche attraverso la sostituzione delle poltrone, ormai vecchie e scomode».


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