Comunali, Miceli su apertura Faraone a Orlando «Non siamo angosciati da candidato di bandiera»

«Non siamo angosciati dall’idea di un candidato di bandiera. Non è tra le nostre priorità rispettare il dogma votateci per la migliore opposizione possibile, non è una logica che ci appartiene. Quando scegliamo dirigenti e candidati lo facciamo per vincere, mai per arrivare secondi». Il segretario provinciale del Pd Carmelo Miceli prova a mantenere la rotta, dopo l’apertura di Faraone al sostegno alla candidatura di Leoluca Orlando alle prossime amministrative palermitane. Miceli, però, rivendica il percorso che il Pd ha scelto di seguire: «La linea del Partito è quella stabilita dalla direzione provinciale. Io, da segretario, ho il dovere di rispettarla. C’è un documento molto chiaro che prevede la costruzione di un fronte largo che passa per il mantenimento della coalizione di governo esistente alla Regione e a Roma e che allarghi il più possibile alla creazione di un fronte di centrosinistra. Davide (Faraone, ndr) ha la libertà di dire quello che crede, è un mio fraterno amico e una persona a me molto cara, ma io ho il dovere di fare il segretario provinciale del Partito Democratico».

Le difficoltà, però, perchè questa linea si concretizzi in un appoggio alla candidatura al sindaco uscente, non mancano e arrivano soprattutto dagli attuali alleati del Professore e dai suoi uomini più vicini. Negli scorsi giorni Vincenzo Fumetta, segretario di Rifondazione Comunista a Palermo, e Aurelio Scavone, capogruppo del M139 a Sala delle Lapidi, avevano mandato segnali di chiusura. Il primo si era addirittura spinto a dire chiaro e tondo che il Pd non era «ospite gradito»: «Prendo atto della posizione così rigida di Fumetta – commenta Miceli – non credo, però, che rappresenti integralmente la coalizione e non penso sia legittimato a parlare per conto di terzi. Io parlo in nome del mio partito su mandato della direzione provinciale, non mi spingo a parlare per conto di altri». Poi apre: «Credo che il percorso non sia pregiudicato e che anche per Fumetta ci possano essere ancora margini per rivedere la sua posizione. Per quel che riguarda Scavone, ha parlato di una posizione personale, che credo non debba essere oggetto di discussione. Stiamo parlando di politica e della costituzione della coalizione di centrosinistra, che prescinde dalle persone, è qualcosa di molto più grande».

Sui tempi per sciogliere tutti i nodi per le elezioni amministrative, ormai strettissimi, il segretario provinciale garantisce: «Faremo un’assemblea provinciale con la presenza di esponenti della segreteria nazionale tra la seconda decade e la fine di gennaio. Non immaginiamo di portare la questione amministrative alle calende greche. Non sono preoccupato dalla linea del Pd, perchè una linea c’è: c’è un’identità, un partito vivo, serio e in grado di assumersi le proprie responsabilità». 

Aggiornamento:

Riunione domani a Roma tra il vice segretario del Pd Lorenzo Guerini e una delegazione dem di Palermo incaricata di verificare le condizioni per costruire una coalizione di campo largo a sostegno del sindaco uscente Leoluca Orlando alle amministrative di primavera. All’incontro parteciperanno il segretario provinciale del Pd Carmelo Miceli, il responsabile regionale dell’organizzazione Antonio Rubino, il deputato di Areadem Teresa Piccione, il sindaco di Misilmeri Rosalia Staderelli e il segretario siciliano Fausto Raciti. Non sono pochi i nodi da sciogliere, a partire dal simbolo nella lista di Palermo, dove Leoluca Orlando, che il 29 gennaio apre ufficialmente la campagna elettorale, lavora da tempo a un progetto ‘civiche’. Al momento il Professore conterebbe già cinque liste pronte a sostenerle per la quinta volta la sua corsa a sindaco di Palermo


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